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I cambiamenti climatici, sempre loro, hanno convinto le autorità regionali del Piemonte a dare oggi - 1° ottobre - il via ufficiale alla stagione dei tartufi, con una decina di giorni di ritardo alla data tradizionale, legata all’inizio della stagione autunnale. Una proroga scattata dopo stagioni caratterizzate da forte siccità e segnate da produzioni al di sotto della media, che ovviamente ha come scopo proteggere il prezioso tartufo bianco preservandone tanto la qualità quanto il grado di maturazione. Spostato al 15 dicembre il via della raccolta al tartufo nero.

Una notizia che, oltre ai tanti appassionati, riguarda i 4.000 “trifolau” e circa 11mila lavoratori tra servizi e ristorazione, ma soprattutto tocca da vicino una nicchia d’oro, capace di rappresentare uno straordinario indotto per il Piemonte con fatturati che fra ottobre e novembre oscillano sui 250 milioni di euro. Non a caso, la Regione Piemonte ha deciso di stanziare più di 700mila euro per valorizzare il patrimonio tartufigeno, 280mila dei quali destinati a indennizzare i proprietari dei terreni nei quali sono radicate piante arboree con capacità tartufigena. Il resto a sostegno ai numerosi eventi autunnali organizzati tra Cuneese, Astigiano, Alessandrino e collina di Torino, le zone più votate alla raccolta, con la punta di diamante rappresentato dall’appuntamento più celebre di tutti, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, quest’anno giunta alla 94esima edizione e in programma dal 12 ottobre all’8 dicembre.

Negli ultimi anni, la cerca del tartufo è diventata un’esperienza turistica molto richiesta, con battute di caccia al tartufo organizzate da trifolao che permettono di vivere in prima persona le fasi della raccolta scoprendo i segreti di un mestiere antico, delicato e affascinante.

“Quest’anno – spiega l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura Marco Gallo - ci sarà un’opportunità in più: le Ferrovie dello Stato hanno deciso di istituire l’Espresso Langhe-Monferrato nell’ambito dei treni turistici per portare gourmet da Roma direttamente ad Alba, viaggiando di notte. I due treni sono programmati per il 25 e il 31 ottobre e prima di Alba si fermeranno ad Asti e Nizza Monferrato per consentire ai turisti di scegliere anche mete diverse dalla capitale del tartufo. Un’iniziativa che contribuirà ad accrescere l’interesse verso il tartufo e le altre eccellenze enogastronomiche che il Piemonte può offrire, a partire dai grandi vini. Dobbiamo lavorare sempre più uniti, fare sistema: è la strada giusta per puntare a nuovi traguardi, compreso quello di destagionalizzare il tartufo. Ci proveremo già il prossimo anno con la prima Fiera nazionale estiva del tartufo nero a Murisengo”.