Sono in tanti a sperare che “Scout Park”, una nuova app per adesso limitata alla Svezia, arrivi anche in Italia, dove l’inciviltà del parcheggio sfiora il professionismo, con auto lasciate sulle strisce pedonali, nei posti per disabili o in quelli per la ricarica di auto elettriche, o ancora in seconda e terza fila e alle fermate degli autobus, sicuri che essere beccati sia un vero colpo di sfiga, visti i controlli rari e del tutto evanescenti.
Ecco, grazie a Scout Park, tutto questo nella civilissima Svezia non solo sta diventando assai rischioso, ma permette anche di guadagnare. L’app, consente infatti ai comuni cittadini di segnalare alle autorità i parcheggi selvaggi, ricevendo in cambio piccole somme di denaro che – nel caso della cafoneria italiana – con un po’ di pazienza potrebbero tradursi in un’entrata mensile in più. Scout Park non richiede nulla di particolare, a parte i 16 anni compiuti, un numero di cellulare e il codice fiscale. Compilato il form, l’app carica la mappa della città con regole e divieti divisi per le diverse zone. A quel punto, è sufficiente scattare una foto della targa dell’auto “selvaggia”, scegliendo al momento fra tre diverse opzioni possibili: divieto di parcheggio, nessun permesso o mancanza di disco orario. L’immagine, geolocalizzata dal sistema, viene inviata alle forze dell’ordine, a cui spetta il compito di verificare la veridicità della segnalazione a quel punto far scattare la contravvenzione. Se tutto si conclude positivamente, al segnalatore vengono accreditate 50 corone svedesi, più o meno 4,30 euro, aprendo le porte a calcoli che – con l’impegno di tre semplici segnalazioni quotidiane – potrebbero portare ad incassare circa 300 euro al mese. E se il calcolo vale per un Paese civile come la Svezia, diventa assai chiaro che in Italia la cifra potrebbe sostituire (o raddoppiare) un normale stipendio, o quasi.
Secondo Erik Englund, ad di Scout Park, “L’app rappresenta una situazione vantaggiosa per tutti”. Forse non proprio per tutti, ma vuoi mettere il gusto di far multare chi se ne frega delle regole? Ne varrebbe la pena perfino gratis, figuriamoci guadagnandoci sopra.