Con una mano prova a indossare i panni dello statista che salverà il mondo dalle guerre, ma con l’altra pensa con altrettanta intensità agli affari suoi. Donald Trump, simbolo vivente di questi anni strani e confusi, non perde un colpo e soprattutto non esita a gettarsi a capofitto in mercati dove ancora non è arrivato, giusto per sfruttare il momento.
Uno dei pochi è la telefonia mobile, dove secondo alcune fonti la famiglia intera avrebbe concesso, dietro una licenza che si immagina milionaria, l’utilizzo del cognome Trump per una nuova linea telefonica e uno smartphone.
Un’operazione presentata alla Trump Tower di Manhattan Donald Junior ed Eric, due dei figli del tycoon, che inizia dalla “Trump Mobile”, linea che sfrutterà la rete di “Liberty Mobile”, a sua volta appoggiata a “T-Mobile”, presentandosi al pubblico americano al momento con un solo piano tariffario: “The 47 Plan”, dove la cifra indica i 47,45 dollari al mese da pagare per navigare in rete, più chiamate ed Sms illimitati attraverso una Sim che funziona su qualsiasi tipo di smartphone e permette di chiamare oltre 100 Paesi senza alcun sovraprezzo.
Ma il pezzo forte, quello da cui Donald e famiglia si aspettano dollari a profusione, è il “T1 Phone”, riconoscibile dal color oro su cui spicca una bandiera americana. In vendita a 499 dollari, sarà dotato di uno schermo Amoled da 6,78” con refresh rate a 120 Hz, batteria da 5.000 mAh, sensore per le impronte e riconoscimento facciale, tre fotocamere di cui una a 50 MP, con 12 GB di RAM e 256 GB di memoria. Secondo quando comunicato, si tratta di uno smartphone interamente “made in USA”, ma gli esperti dubitano: all’apparenza sembra il semplice lieve restyling del REVVL 7 Pro 5G di T-Mobile, prodotto in Cina dalla “Wingtech/Luxshare”.