Chiamarlo “tappetino svedese”, il secondo nome con cui è conosciuto, forse mette meno ansia rispetto all’idea dell’agopressione, ma non c’è nulla di sadomasochistico in quello che è considerato uno strumento assai utile per lenire dolori e alleviare le tensioni muscolari.
Al di là di quanto recita il nome, questa antica tecnica di autoguarigione nasce in Oriente e la Svezia si è presa il merito grazie al brevetto di Ivan Kuznetsov, depositato negli anni Settanta, quando i benefici dell’agopressione iniziavano a diffondersi ovunque.
Molto semplicemente, si tratta di un piccolo tappetino imbottito e la cui superficie superiore è cosparsa di piccole punte in plastica che sono in grado di liberare dai dolori e rilasciare una sensazione generale di benessere. Utilizzato dagli sportivi professionisti, in particolare dai tennisti, riproduce in casa gli effetti benefici dell’agopuntura (di cui è soltanto una parente lontana), ed è utile per alleviare dolori come il mal di schiena, le lombalgie, i crampi, la tensione muscolare e la cervicale, ma porta benefici anche nella riflessologia plantare e si rivela utile nella capacità di ridurre il livello di stress grazie al rilascio di endorfine e ossitocina provocato dalle piccole punture che riattivano i flussi energetici del corpo. Molti hanno anche notato benefici nella riduzione della cellulite, nel miglioramento della qualità del sonno o ancora per combattere la ritenzione idrica, per la capacità di migliorare la circolazione drenando tossine e liquidi in eccesso.
Per utilizzare il tappetino è sufficiente sdraiarsi nudi per una trentina di minuti ripetibili più volte durante il gioro, un arco di tempo sufficiente perché le piccole punte agiscano sul sistema nervoso. Almeno all’inizio, spiegano gli esperti, va considerato un po’ di fastidio o un lieve dolore, ma per chi resiste gli effetti benefici sono garantiti nel giro di poco tempo.
In commercio esistono diversi tipi e modelli di tappetini, ma nella scelta di quelli più adatti alle proprie esigenze bene tener conto delle dimensioni, che devono essere grandi a sufficienza per coprire l'area del corpo da trattare, così come il materiale, prediligendo i modelli realizzati con tessuti resistenti, aghi robusti e un supporto antiscivolo. Fondamentale è anche la densità degli aghi, ricordando che più sono e migliore risulterà la pressione.
È bene però ricordare che il tappetino svedese non sostituisce un trattamento medico e non è uno per tutti: ad esempio è sconsigliato a chi soffre di pressione bassa, ma anche a chi ha problemi di irritazione alla pelle, mentre per l’uso in gravidanza è meglio chiedere consiglio ad un medico.