È ora di ridisegnare anche le redazioni giornalistiche. È finito il tempo in cui i giornalisti si dividevano fra sport, politica, spettacolo e cronaca, a sua volta spezzettata in nera, bianca, giudiziaria e rosa.
Per la prima volta nella storia, due quotidiani americani, “USA Today” e “The Tennessean”, il primo diffuso in tutti gli Stati Uniti, il secondo soprattutto a Nashville, Tennessee, hanno appena pubblicato un annuncio per coprire altrettanti compiti redazionali finora inediti: seguire Taylor Swift e Beyoncé.
Due popstar diventate così tanto celebri e sostanziose, dal punto di vista economico, da meritarsi addirittura una forma di corrispondenza quotidiana, come succede con gli inviati destinati unicamente alla Casa Bianca, quelli che seguono i candidati prossimi alle elezioni o a quelli che da queste parti seguono ogni giorno i lavori del Parlamento o le faccende in Vaticano.
Il compito dei due reporter, che saranno selezionati oltre che per le capacità di scrittura anche sulla conoscenza della materia, avranno il compito di seguirle 24 ore su 24, raccontando ogni battito di ciglia, starnuto o disturbo intestinale delle due star, in cambio di uno stipendio che a fine anno potrebbe arrivare a circa 100mila dollari. Di questi tempi, considerati i costi medi di una collaborazione giornalistica, c’è di che farsi venire un infarto per gioia eccessiva.
Il motivo che ha spinto i due quotidiani a voler “coprire” (come si dice in gergo) Taylor Swift e Beyoncé sta tutto nell’incredibile popolarità delle due popstar, con una fanbase che ormai conta milioni di contatti in tutto il mondo, pronti a seguire qualsiasi minuzia le riguardi su ogni piattaforma esistente. Ed è chiara la speranza dei due giornali di diventare fra i canali più canali più attendibili, migliorando le vendite in modo sensibile.
A dare ragione alla scelta dei due quotidiani ci sono i numeri, che raccontano l’evoluzione di due popstar ormai che ormai vanno ampliamente oltre la semplice definizione di artiste, diventate vere icone globali e più che altro inarrestabili macchine da soldi. Il “New York Times” ha calcolato che nelle sole tappe americane del suo tour, Taylor Swift ha mosso circa 5 miliardi di dollari di introiti. Esattamente com’è già successo al “Renaissance World Tour” di Beyoncé, passato alla storia con 295,6 milioni di dollari di incassi. Il tour più redditizio della storia della musica, e per di più messo a segno da un’artista di colore.
Ma oltre a diritti e incassi che calano direttamente sui conti correnti delle due, c’è l’universo parallelo che si crea ad ogni loro esibizione, in un turbine di spostamenti, alberghi e ristoranti di fan disposti a tutto che fanno calare i cartelli sold out ad ogni tappa. È successo a maggio a Philadelphia, una delle tappe di Taylor Swift, e ancora di più a Los Angeles, dove sempre la Swift ha scelto di chiudere la parte americana dell’Eras Tour con sei concerti consecutivi che hanno portato in città un giro d’affari calcolato in 320 milioni di dollari.
Chi ha voglia di giocare con i calcoli, sappia che il tour di Taylor Swift, dopo aver toccato anche l'Italia (i biglietti sono esauriti da mesi), si concluderà il 23 novembre. Ma del 2024.