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Come sempre organizzata da Slow Food, con la collaborazione di Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Italian Trade Agency, la 15esima edizione di Terra Madre-Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari, mette l’accento sulla necessità di una nuova relazione con la natura attraverso il cibo, l’elemento più potente che riconduce alla terra, scegliendo come claim “We Are Nature”.

Un percorso che è il frutto delle riflessioni che Slow Food ha avviato e condiviso a livello italiano e internazionale con la rete di soci, produttori e artigiani, cuochi, pastori e pescatori, istituzioni, realtà della società civile e partner in quasi 40 anni di storia dell’associazione e in 20 anni di Terra Madre.

“Con una situazione demografica a livello planetario che, in questi ultimi vent’anni, ha portato un incremento della popolazione mondiale di 1,5 miliardi di individui, e una crisi climatica galoppante, oggi più che mai è necessario unire le forze per far fronte a questo stato delle cose – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ricordando l’appello per inserire l’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado - con una classe dirigente sorda e sempre più in balia degli interessi economici delle multinazionali, o dei grandi fondi di investimento, noi crediamo che il cambiamento possa ancora avvenire dal basso. Ma per far sì che ciò si realizzi, è necessario che la società civile sia informata e avveduta su tutte le innumerevoli connessioni che, partendo dal cibo, si legano al benessere degli individui e alla salute del Pianeta. In questa edizione, Terra Madre vorrà promuovere una sana educazione e una più profonda conoscenza del comparto alimentare e di tutte le dinamiche che ne sottendono. Solo attraverso questo percorso sarà possibile creare la consapevolezza di “essere natura” e consegnare un futuro diverso alle nuove generazioni”.

L’edizione 2024 dell’evento, ospitata in diverse location torinesi (Parco Dora, Environment Park, Eataly Lingotto, Nuvola Lavazza e Cascina Fossata), sarà articolata come di consueto in presentazioni, degustazioni, appuntamenti ed eventi. Centrale, tra le tematiche, la riflessione sulle principali questioni di attualità - come la crisi climatica, il ruolo delle multinazionali nel sistema alimentare, la giustizia lungo la filiera del cibo, il futuro delle aree interne e delle terre alte, la concreta possibilità di nutrire l’umanità attraverso modelli agricoli che rispettino la natura -, grazie ai contributi di nomi di fama internazionale e alle testimonianze di attivisti e produttori.

Ad accogliere i visitatori i 3.000 delegati da 120 Paesi e gli oltre 600 espositori del Mercato Italiano e Internazionale, tra questi circa 180 Presidi Slow Food dall’Italia e dall’estero, un terzo in più rispetto a due anni fa. Tra le novità di quest’anno l’ingresso riservato a buyer, operatori del settore, giornalisti e soci Slow Food - giovedì 26 dalle 10 alle 15 - che possono visitare il Mercato e conoscere gli espositori in anteprima.

Dopo lo stop forzato causa pandemia, riparte il progetto di ospitalità dei delegati nelle case di Torino, da sempre uno dei nodi che lega la manifestazione al territorio coinvolgendo le famiglie, che hanno così la possibilità di fare esperienza di culture e tradizioni diverse, le istituzioni a tutti i livelli, le associazioni e i volontari.

IL PROGRAMMA

Anche quest’anno Terra Madre Salone del Gusto anima le architetture di Parco Dora, uno spazio industriale restituito alle persone, simbolo di rigenerazione cittadina. Ad accogliere il pubblico che accede alla manifestazione due grandi aree dedicate ai principali progetti associativi. L’Orto Slow Food propone un percorso didattico-sensoriale in cui bambini e adulti possono toccare e annusare foglie, frutti e terra, scoprire la biodiversità delle produzioni autoctone e comprendere buone pratiche orticole, con suggerimenti pratici per riprodurle in ambito domestico. Nello spazio dedicato alle reti Slow Food Grains, Olive, Beans e Mays, produttori e artigiani raccontano la loro storia e i tanti modi di salvaguardare varietà, paesaggi e tradizioni lungo tutta la penisola. Il percorso esperienziale continua nell’area Noi custodiamo Natura, con un’immersione nell’ambiente agrosilvopastorale, dai boschi, con la rete Slow Food dei castanicoltori, alle attività legate alla pastorizia con il nuovo Presidio nazionale dei prati stabili, alle tante esperienze di resilienza sulle Terre Alte, per finire con la preziosissima biodiversità animale e vegetale montana, tra erbe selvatiche, funghi, api e impollinatori.

Un’esperienza interattiva permette di comprendere come lavorano le aziende che seguono l’agroecologia, un modello olistico già esistente in tanti Paesi del mondo, in cui la produzione di cibo è rispettosa del suolo, dell’acqua, degli insetti utili, dell’intero ecosistema e delle comunità.

Le Arene e i grandi temi

Conferenze e incontri sono da sempre il fil rouge intorno al quale i visitatori possono approfondire i grandi temi, grazie agli interventi di ricercatori, esperti e produttori. Le conferenze si svolgono in moltissimi spazi e, in particolare, in tre arene principali. L’Arena dedicata a Joannah Stutchbury, ambientalista e attivista, impegnata da anni per difendere le foreste del Kenya, uccisa nel 2021 proprio per il suo lavoro, ospita un programma di incontri focalizzati sulla relazione tra natura e differenti ambiti - clima, coscienza, educazione, donne, biodiversità - e tocca temi di attualità - come la giustizia lungo la filiera del cibo - affrontati da personaggi di fama internazionale. L’Arena in ricordo di Sergio Staino, disegnatore, fumettista, giornalista e attento osservatore del nostro tempo, guarda alla natura attraverso il racconto delle reti tematiche di Slow Food, che grazie ai loro progetti ogni giorno consolidano un’alleanza improntata sul rispetto, la tutela, la protezione degli ecosistemi: Slow Beans, Slow Grains, Slow Mays e Slow Food Indigenous Peoples. Si aggiunge la Your Next Arena, spazio in continuo divenire frutto della collaborazione tra Slow Food e Reale Mutua, dedicato al rapporto tra cibo e salute e alle idee e ai progetti dei giovani, tra cui alcuni dei 200 ragazzi che hanno partecipato lo scorso maggio ad Anteprima Terra Madre, al MAXXI di Roma, con le loro proposte di buone pratiche da tutta Italia.

Apre il programma di Terra Madre, nella serata di mercoledì 25 settembre, la presentazione ufficiale del primo libro di Barbara Nappini, La natura bella delle cose, in libreria per Slow Food Editore dal 18 settembre.

Il Mercato e le occasioni per imparare a partire dal piacere di degustare

Agricoltori, allevatori, pescatori, artigiani del grande Mercato italiano e internazionale sono il punto di partenza di un percorso per comprendere, attraverso il cibo e le storie delle persone, che un modo di produrre cibo rispettoso delle risorse, degli animali e delle comunità è possibile. Il mercato riunisce 600 produttori di tutte le regioni italiane e dei cinque continenti, dal Giappone alle Filippine, dall'Arabia Saudita alla Macedonia del Nord, dalla Carinzia alla provincia basca Araba/Alava.

Non mancano i grandi classici delle manifestazioni Slow Food, come Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola e gli eventi della Cucina dell’Alleanza: occasioni in cui mettere alla prova i sensi, scoprire nuove culture, profumi e sapori, ascoltare il racconto diretto di chi si prende cura della terra, imparare nuove tecniche in cucina.

Tornano a Parco Dora anche l’Enoteca della Slow Wine Coalition, dove poter degustare le etichette italiane ed estere di vino buono, pulito e giusto, selezionate dalla redazione della guida Slow Wine e dalla Banca del Vino, gli appuntamenti dedicati al caffè di Nuvola Lavazza e dello spazio della Slow Food Coffee Coalition, in cui produttori, operatori, torrefattori e baristi mostrano come le scelte di ognuno possono fare la differenza lungo tutta la filiera.

A completare l’offerta gastronomica con le loro specialità italiane e regionali, accompagnate dai birrifici artigianali, non mancano le Cucine di Strada e i Food Truck. Tra le novità BStradi, bottega contemporanea che diffonde l'emilianità, che a Terra Madre ospita i laboratori di buone pratiche antispreco promosse da Cuki, e lo Slow Truck di Paolo Betti, cuoco dell’Alleanza del Trentino-Alto Adige che ha creato una casa della biodiversità su ruote per raccontare i territori valorizzando piccoli produttori locali.

INFO PRATICHE

Terra Madre-Salone del Gusto 2024

Torino, 26-30 settembre

Orari: giov. 15:00-23:30; ven.-dom. 10:00-23:30; lun. 10:00-18:00

- Mercato italiano e internazionale: giov. 15:00-20:30; ven.-dom. 10:00-20:30; lun. 10:00-18:00

- Cucine di strada, food truck, enoteca e birrifici artigianali: giov. 15:00-23:30; ven.-dom. 12:00-23:30; lun. 12:00-18:00

Dove: Parco Dora

Eventi e prenotazioni

Gli eventi del programma di Terra Madre sono in vendita online fino al 25 settembre, ma molti per quella data saranno probabilmente esauriti. Dal 26 al 30 settembre è possibile acquistare i biglietti rimasti presso la Reception Eventi. Gratuite con registrazione sono anche alcune delle conferenze in programma: è consigliato prenotarsi per tempo.