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Il Torino Jazz Festival, giunto alla 12esima edizione, è in programma dal 20 al 30 aprile e si presenta come una delle edizioni più ricche di sempre, una carrellata di eventi in cui si susseguono grandi concerti sui palchi e nei club, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, marching band e molto altro ancora.

Il programma del “main”, non avrà un’unica sede ma sarà diffuso sul territorio. Ospiteranno i concerti: il Teatro Regio, il Piccolo Regio, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, il Teatro Colosseo, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala 500 del Lingotto, il CAP 10100.

Il Torino Jazz Festival 2024 celebra Duke Ellington, a 50 anni dalla scomparsa, e il ritorno in città di John Zorn dopo molti anni di assenza, ma si apre alle tante forme del jazz: accoglie i grandi musicisti che celebrano la tradizione più alta, lascia spazio alle ibridazioni con i generi più disparati - dal rap all’elettronica, dal soul al folk, dalla classica al rock - che da tempo ravvivano la parola “jazz” in senso contemporaneo, invita alla scoperta di artisti ancora poco conosciuti, promuove la creazione di musica che si avvia verso un nuovo pubblico, festeggia la gioia di ritrovare i maestri che sanno rinnovarsi.

Nuove produzioni ed esclusive, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale, tra i quali Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo Rubalcaba, John Zorn e Roscoe Mitchell, Paolo Fresu, Fatoumata Diawara, Mats Gustafsson, Steve Lehman, Marta Warelis, Sakina Abdou, Alexander Hawkins, Matthew Wright, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti e tanti altri.

Alle nuove generazioni è dedicata un’attenzione particolare. Nell’ambito del progetto Torino Futura, il TJF accoglierà gruppi di studenti delle scuole secondarie superiori, che potranno conoscere i meccanismi di un grande evento dal vivo, negli aspetti sia organizzativi sia artistici. E avvicinarsi alla magia del jazz con biglietti a portata delle loro tasche, perché per gli under 14 i biglietti del Festival hanno il costo simbolico di 1 euro.

Il programma abbraccia quest’anno anche la celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, con uno speciale concerto della cantante maliana Fatoumata Diawara, e come sempre non manca di omaggiare il 30 aprile, “Giornata Internazionale del Jazz” Unesco, con eventi speciali.

Le giornate di sabato 20 e domenica 21 aprile saranno dedicate ad anteprime con vari appuntamenti. Sabato 20 aprile la JST Jazz Parade, accompagnata dall’animazione Lindy Hop a cura de ‘La Bicicleta’, si esibirà nei quartieri e nel centro cittadino per far rivivere la tradizione delle band itineranti. Partenza dal mercato di Porta Palazzo con tappa in piazza Palazzo di Città per l’inaugurazione della mostra Suspended Groove, a cura del Collettivo Fotografi Jazz Torino e dedicata alle passate edizioni del Torino Jazz Festival. Al termine, tappa alle Gallerie d’Italia - Torino  in Piazza San Carlo.

Sempre sabato 20 aprile, inaugura la mostra dei fotografi Patrizio Gianquintieri e Massimo Novo dal titolo  Teranga… Mon Amour. Souvenirs du Sénégal. La sintesi di un viaggio a Saint Louis, antica città alla foce del fiume Senegal, per assistere al Jazz Festival. Domenica 21 aprile si rinnova la collaborazione con il Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, con il concerto di Valeria Sturba con il suo set onirico e colorato, dove pizzica corde, spinge pulsanti, gira manopole, aggiunge o moltiplica suoni, crea piccoli mondi paralleli in cui voci soavi si confondono con theremin e canzoni dolci e malinconiche sprofondano in abissi di noise.

Particolare rilievo assume la con il Museo del Cinema, riannodando i fili che legano il cinema e la musica jazz. Saranno proiettati tre documentari, realizzati dal 2010 al 2022 da Mathieu Amalric su John Zorn, intraprendendo con lui un viaggio musicale senza fine. Ma la collaborazione tra il Museo del Cinema e il TJF si inserisce ancora di più nel ricco programma di concerti, partecipando all’omaggio a Duke Ellington con la proiezione di tre film la cui colonna sonora è stata curata dal maestro, tra i quali Paris Blues di Martin Ritt. Il terzo appuntamento è dedicato all’incontro straordinario tra Franco Maresco e Steve Lacy che suona i brani del Duca. Nel 1999, in occasione del centenario della nascita di Ellington, Franco Maresco commissionò a Steve Lacy l'esecuzione di dieci brani del Duca, che vennero registrati e filmati a Palermo. Oggi, a vent'anni dalla morte di Lacy e a cinquanta da quella di Ellington, quel materiale inedito riemerge dall'archivio del grande regista siciliano.

MAIN EVENTS

Ad aprire i concerti del “main”, lunedì 22 aprile, al Teatro Alfieri (ore 21), Dave Holland con Kevin Eubanks e Eric Harland. Un gruppo perfetto di maestri indiscussi del proprio strumento. Martedì 23 aprile, al Teatro Colosseo (ore 21), Christian McBride. Otto volte vincitore di Grammy, contrabbassista, compositore e bandleader, da qualche anno anche direttore artistico dello storico Newport Jazz Festival. Nei suoi primi anni di attività ha lavorato al fianco di leggende del jazz come Freddie Hubbard o Benny Golson. Mercoledì 24 aprile, Gonzalo Rubalcaba Trio (Teatro Colosseo, ore 21). Uno dei pianisti jazz più celebrati al mondo con una carriera iniziata alla fine degli anni Ottanta grazie a mentori quali Dizzy Gillespie e Charlie Haden, e costellata di premi e riconoscimenti.

Giovedì 25 aprile In mattinata alle 11.30, al Teatro Vittoria, Marta Warelis, pianista certamente debitrice degli insegnamenti di maestri come Cecil Taylor ma capace di esprimersi in maniera personale. Alle 18, a Hiroshima Mon Amour, Sélébéyone, gruppo in cui spicca la figura di Steve Lehman. Sélébéyone è una parola wolof che si può tradurre con il termine “intersezione”. Combinando insieme jazz sperimentale e liriche rap, sia in inglese sia in wolof (idioma parlato tra Senegal, Gambia e Mauritania), Sélébéyone non si limita a un superficiale lavoro di unione tra linguaggi ma trova nuove strade per le diverse qualità ritmiche armoniche e melodiche dei generi, fondendo l’improvvisazione del jazz contemporaneo con l’immediatezza contagiosa dell’hip hop.

Alle 21, al Teatro Regio, nell’ambito del calendario delle celebrazioni istituzionali per l’anno 2024, promosse dalla Città di Torino, dal Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, con Fondazione Polo del ‘900 e Fondazione per la Cultura Torino, il festival si unirà alle celebrazioni con il concerto della cantante Fatoumata Diawara, in uno spettacolo idealmente dedicato alla gioventù resistente e in particolar modo a Dante di Nanni, a ottant’anni dalla morte. La grande cantante del Mali, paladina dei diritti delle donne, maestra nella fusione di stili e suggestioni senza confini, chiuderà la giornata di appuntamenti per l’Anniversario della Liberazione in un clima di festa, danza e comunione sociale, aperto a tutta la cittadinanza.

Venerdì 26 aprile, doppio appuntamento, alle 18, al Piccolo Regio, produzione originale, Alexander Hawkins/Matthew Wright con “Suite Duke”. Un concerto frutto di una commissione del TJF ad Hawkins che non ha mai fatto mistero di considerare Ellington come un’influenza fondamentale: un suo disco del 1929, “Saturday Night Function”, è uno dei suoi primi ricordi infantili musicali. Non è una novità per Hawkins affrontare brani di Duke Ellington, ma è la prima volta che gli dedica un intero concerto.

Alle 22, al Bunker, Ghost Horse, che si autodefinisce “un ecosistema oscuro e misterioso che digerisce, scompone e ricombina elementi di free jazz, hip hop, blues e loop music su un ricco humus di poliritmie latine e africane”. Il risultato è affascinante e velatamente minaccioso: “qualcosa che pulsa con le forze viscerali della natura quando riprende possesso di strutture abbandonate”.

Sabato 27 aprile, alle 11.30 e alle 16.00, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Sakina Abdou, presente lo scorso anno con la Red Desert Orchestra di Eve Risser. Flautista e sassofonista francese, negli ultimi anni il suo talento è esploso con tante collaborazioni diverse ma è soprattutto la dimensione del concerto “in solitudine” che le ha portato il riconoscimento internazionale.

Alle 18.00, al CAP 10100, Down Bit Duke, “Omaggio Fantascientifico a Duke Ellington”, con un trio guidato da Francesco Bearzatti, uno dei musicisti più creativi del jazz italiano ed europeo. Alle 21, al Teatro Monterosa, Roberto Gatto, omaggia la musica di Tony Williams, musicista che fece il suo folgorante esordio nel 1963, appena diciassettenne, nel leggendario quintetto di Miles Davis e rimase con lui durante la svolta elettrica di fine Sessanta.

Domenica 28 aprile alle 18, in Sala 500, al Lingotto, in anteprima il duo Roscoe Mitchell/Michele Rabbia, un concerto nel segno dell’improvvisazione e della creatività. Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, una coproduzione con Jazz is Dead in esclusiva TJF, John Zorn- New Masada Quartet. Compositore, musicista e produttore, Zorn è un’istituzione della musica americana che dal jazz all’improvvisazione radicale, dal punk hardcore al doom metal, dal klezmer al lounge, alla classica contemporanea, ha dato vita a una produzione imponente e controversa, difficilmente assimilabile in categorie accademiche.

Lunedì 29 aprile, alle 21, al Teatro Colosseo, in collaborazione con Associazione Carlo U. Rossi, il Premio Carlo U. Rossi, primo riconoscimento in Italia dedicato alla produzione artistica. Parallelamente, ogni anno, istituisce una borsa di studio per un master di alta specializzazione in produzione musicale. L’edizione del premio 2024 è ospite del TJF. Presentati da Rocco Papaleo partecipano Caparezza, Nina Zilli, Meg, Blue Supernova, Negrita, il Quartetto di Emanuele Cisi e altri ospiti a sorpresa.

Alle 22, al Bunker, The End featuring Mats Gustafsson. Tutti i componenti del gruppo hanno una lunga esperienza in ensemble di musica creativa operanti nei paesi dell'area scandinava.

Grande chiusura martedì 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz. Il Festival termina con un doppio appuntamento: alle 18, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Eric Mingus & Silvia Bolognesi. Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, produzione originale del festival,Paolo Fresu Quintet con Torino Jazz Orchestra e la direzione e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri “Repens”. Il Quintetto di Paolo Fresu taglia il traguardo dei quarant’anni, formato dagli stessi musicisti che lo hanno creato nel 1984.

‘Jazz Cl(h)ub

La programmazione del Torino Jazz Festival, si arricchirà di altri 34 appuntamenti in 15 club - Amen Bar, Bagni Pubblici di via Agliè, Cafè Neruda, Comala, Educatorio della Provvidenza, Folk Club, Laboratori di Barriera, L’Arteficio (Circolo della Magia), Off Topic, Osteria Rabezzana, Piazza dei Mestieri, Spazio 211, Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi, Circolo Familiare Fioccardo, Royal Club- collocati in tutta la città.

Il cartellone è stato realizzato coordinando le proposte del direttore Stefano Zenni, con quelle dei gestori dei club, in una direzione artistica condivisa e orizzontale che è un tratto distintivo del TJF. Saranno rappresentate le realtà del ricchissimo panorama musicale urbano, spesso con produzioni nuove di alto profilo artistico e di rilevante significato socio-culturale accanto a grandi interpreti del jazz italiano.

Sabato 20 aprile, Tiziana Cappellino & Alberto Marsico all’Amen Bar, Mizookstra ai Bagni Pubblici di via Agliè, Daykoda allo Spazio211. Domenica 21 aprile, Cohors ai Laboratori di Barriera, Max Ionata Quartet al Circolo Familiare Fioccardo. Lunedì 22 aprile, Jazz Ladies Quintet Silver/Code alla Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi, Francesco Cusa Trio all’Amen Bar. Martedì 23 aprile, Magalì Sare & Manuel Fortia alla Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi, Gianni Virone Trio all’Osteria Rabezzana. Mercoledì 24 aprile, Giovanni Falzone “Freak Machine” all’Off Topic, Electric Franco Trio in Piazza dei Mestieri, JST al Royal Club, Satoyama all’Artificio (Circolo della Magia), Lorenzo Minguzzi Quartet all’Osteria Rabezzana. Giovedì 25 aprile, Andrea Tofanelli & Riccardo Arrighini Duo all’Educatorio della Provvidenza, Maurizio Giammarco Syncotripe Quartet all’Off Topic, Mauro Ottolini Trio al Cafè Neruda. Venerdì 26 aprile, Emanuele Sartoris & Roberto Cifarelli all’Educatorio della Provvidenza, Laura Klein Trio a Piazza dei Mestieri, Kora Beat ai Bagni Pubblici di via Agliè, Antonello Salis e Matteo Scarpettini al Folk Club, Matteo Parodi & Diego Borotti al Cafè Neruda. Sabato 27 aprile, Alessio Menconi Organ Trio al Folk Club, Carlo Atti Hammond Quartetall’Artificio (Circolo Amici della Magia), Experimantal Music Companyallo Spazio 211. Domenica 28 aprile, Alessandro Sgobbioall’Educatorio della Provvidenza, Julian Pollock Trio ai Laboratori di Barriera, Nico Morelli Europe Trio al Comala. Lunedì 29 aprile, Limen Orchestra al Comala, Pasquale Innarella New Quartet al Folk Club. Martedì 30 aprile, XY al Comala, TUN Torino Unlimited Noise all’Off Topic, Lindfk allo Spazio 211.

SPECIAL

Sabato 20 aprile, CFM Big Band, Museo Nazionale dell’Automobile. L’Orchestra Jazz del Centro di Formazione Musicale di Torino - che festeggia i suoi 45 anni di attività - propone due omaggi: il primo dedicato al repertorio di Duke Ellington, il secondo alla voce di Tony Bennett, del quale verrà riproposto il celebre duetto con Lady Gaga.

Mercoledì 24 aprile, Arcote Project “The Heat Garden Sound”. Ensemble votato alla ricerca, propone un sound ispirato a Iren - The Heat Garden, esempio virtuoso di architettura ecosostenibile, con una sonorizzazione onirica e allo stesso tempo metropolitana collocata tra silos, ambienti naturali e suggestioni visionarie.

JAZZ BLITZ - Musica nei luoghi di assistenza, di accoglienza e di incontro. Swing e blue notes che si allargano su tutta la città. Trentatré momenti musicali dedicati principalmente a utenti e ospiti di servizi e strutture quest’anno vedranno coinvolti i giovani allievi delle scuole pubbliche e private di jazz come i Corsi di Formazione musicale della Città e del Conservatorio Giuseppe Verdi, di ArCoTe Jazz Torino e della Jazz School Torino.

JAZZ TALKS - In calendario incontri, conferenze, dibattiti e presentazioni di libri realizzati in collaborazione con Gallerie d’Italia - Torino, Urban Lab, Biblioteca Civica Geisser, Biblioteca Civica Centrale e Biblioteca Civica Calvino. Scrittori e studiosi di fama raccontano i luoghi, i mondi, i personaggi del jazz di oggi e di ieri.

JAZZ MEETING VII EDIZIONE, COMBO (27-28 aprile) - SETTIMA EDIZIONE DEDICATA ALLA MEMORIA DI FRANCO CARONI

TJM è il forum piemontese di tutta la filiera del jazz, promuove l’evento la Jazz School Torino, coordina Piemonte Jazz (PJ). Soggetto ospite di questa edizione sarà ANSJ (Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili).

Sponsor della 2 giorni Ancos e Confartigianato locale e nazionale.