Non poteva che arrivare dal “MIT” di Boston, l’ateneo covo di geni e genialità assortite, un sistema per contare – uno dopo l’altro – gli spazi verdi e addirittura gli alberi di qualsiasi città, per misurare la copertura e comparare i risultati. Si chiama “Treepedia”, anagramma della celebre enciclopedia libera che spopola in rete, con l’innesto della parola “tree”, albero.
Ideata dal “Senseable City Lab” del MIT, specializzato in tecnologie che possano migliorare la vita delle persone, il sito è gratuito e aperto a tutti, senza limitazioni e abbonamenti. Realizzato con la collaborazione della “Global Agenda Council” voluta dal “World Economic Forum” per spingere le comunità a pensare al grande aiuto fornito dalla presenza degli alberi, utili contro l’inquinamento ma fondamentali anche per mitigare le temperature, trattenere l’acqua piovana e fare da barriera naturale contro i rumori.
Il verde cittadino viene misurato utilizzando il “Green View Index”, un programma in grado di filtrare le immagini di “Google Street View” concentrandosi solo sul verde, ma permettendo anche la sensazione di camminare per strada.
L’idea non vuol essere un censimento, precisano dal MIT, e neanche un velato atto d’accusa verso comuni che sembrano occuparsi poco del verde a disposizione dei loro cittadini, ma di un modo per avere un’immediata percezione del volume di verde di diverse città, che volendo può diventare un suggerimento per rimettere mano alle aree dove è il cemento ad avere la meglio.
Partito con l’analisi sperimentale di 10 città e destinato ad allagarsi a tutto il mondo, al momento Treepedia monitora 34 metropoli diverse, e numeri alla mano a svettare è Tampa, città della Florida più virtuosa con un invidiabile “Green View Index” del 36,1%, seguita da Singapore (29,3%), Sidney e Vancouver parimerito con il 25,9% e Sacramento al quarto posto con il 23,6%. Francoforte (21,5%) è la prima città europea, seguita da Ginevra (21,4%) e Amsterdam (20,6%), ma l’unica città a rappresentare l’Italia con un confortante 16,2% è Torino, che guadagna il 13esimo posto in classifica e precede addirittura New York (15,2%), Londra (12,7%) e Parigi (8,8%).