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Tra il 2 e il 3 ottobre del 2020, sulle Valli Roia, Vésubie e del Var, fra Italia e Francia, si abbatte “Alex”, una tempesta di particolare intensità che causa danni per milioni di euro, strappando letteralmente dal fianco della montagna lunghi tratti di strada del valico del Tenda.

Proprio in quei mesi, il collegamento più rapido (e gratuito) fra il Piemonte e l’imperiese, l’ultimo lembo di Liguria prima della Costa Azzurra, sta vivendo uno dei suoi momenti più complicati: il progetto di raddoppio del tunnel, lungo 3.182 metri che all’apertura, nel 1882, era uno dei trafori stradali più lunghi mai costruiti al mondo, viene più volte bloccato dalle indagini della magistratura.

Quasi cinque anni dopo, il 28 giugno scorso, il nuovo tunnel di Tenda ha riaperto al traffico: la nuova galleria è lunga 3.200 metri con una carreggiata larga 6,5 metri e ospita una corsia di marcia di 3,5 metri, una corsia di emergenza di 2,7 e una banchina di 0,3 metri. Il tunnel è dotato degli impianti più moderni in termini di dotazioni di sicurezza con specifiche installazioni per la rilevazione degli incendi e sensori per la rilevazione dei gas e del particolato nell’aria. Gli impianti comunicano con la Sala Operativa Territoriale Anas di Torino e con le altre dotazioni del tunnel come i pannelli a messaggio variabile per la diffusione in tempo reale di messaggi di servizio.

Nella prima fase di riapertura, il transito viene regolato a senso unico alternato, con apertura nei giorni feriali previste in precise fasce orarie (dalle 6:00 alle 9:00; dalle 12:30 alle 14:30; dalle 18:00 alle 22:00). Il 16 e il 17 luglio è previsto un tavolo con la controparte francese per valutare l’estensione a partire dal 18 luglio dell’orario di transito dalle 6:00 alle 21:00 per tutta l’estate.

L’ultimazione degli interventi è prevista per la primavera 2026. Fino al prossimo settembre è previsto il divieto di transito ai veicoli con peso superiore a 3,5 tonnellate.