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È un massacro senza fine che secondo i dati del Ministero dell’Interno dall’inizio dell’anno al 14 agosto scorso ha raggiunto la preoccupante cifra di 78 donne uccise, 59 delle quali vittime di un familiare o un componente della cerchia affettiva.

Dati impressionanti, che fanno il paio con quelli dell’Istat, secondo cui il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.

In attesa che diventi operativo l’inasprimento delle misure cautelari annunciato dal Governo con il pacchetto “Codice Rosso”, che prevede il braccialetto elettronico, l’arresto in flagranza e la creazione di nuclei di personale specifico per arginare il fenomeno, c’è chi si muove tentando di partire da uno snodo fondamentale: educare, spiegare e insegnare ai giovani che le donne non sono oggetti con certificati di proprietà.

L’Università di Torino, al momento l’unica in Italia, ha attivato il primo corso di studi dedicato alla violenza e alla piaga dei femminicidi. Intitolato “La violenza maschile contro le donne: dal riconoscimento alla risposta operativa”, è un corso nato dalla convenzione stipulata da Unito con l’Associazione “Telefono Rosa”. Inserito nel percorso di laurea magistrale in “Scienze amministrative e giuridiche delle organizzazioni pubbliche e private”, il corso ha durata semestrale e inizierà il prossimo 28 settembre presso il Campus Einaudi (ogni giovedì e venerdì dalle 11 alle 14), articolato su 40 ore di lezione tenute da docenti universitari e volontari coordinati dalla professoressa Joelle Long.

Scopo delle lezioni promuovere conoscenze e competenze utili a riconoscere la violenza maschile contro le donne e a intervenire efficacemente per il contrasto. Sul sito di Unito, si legge: “L’insegnamento favorisce un approccio multidisciplinare al fenomeno, sviluppando le capacità di analisi critica dal punto di vista storico, sociologico, economico, psicologico, medico e giuridico. Inoltre, specifica attenzione è posta alla prevenzione e al contrasto della violenza nel contesto delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private”. L’esame finale sarà articolato in due parti: un testo argomentativo e un test di 30 minuti composto da 15 domande a scelta multipla.