Proprio oggi, nell’ambito della quarta edizione del Festival “L’Italia delle Regioni” in corso a Venezia, è stato firmato un importante protocollo d’intesa per sostenere la candidatura della Via Francigena nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
La firma del protocollo segna un importante passo avanti nella costruzione di un'alleanza istituzionale a sostegno della valorizzazione di uno dei cammini storici più rilevanti d’Europa, la Via Francigena, che attraversa l’Italia da nord a sud connettendo territori, comunità e patrimoni. Un itinerario che unisce storia, spiritualità, cultura e paesaggio, attraversando città, borghi, abbazie e castelli, promuovendo un modello di turismo lento e sostenibile.
La Regione Piemonte, da sempre impegnata nella valorizzazione dei cammini storici e del turismo lento, ha parte attiva al protocollo, confermando il sostegno alla candidatura e ribadendo il valore della Via Francigena come volano per lo sviluppo sostenibile, la coesione territoriale e la promozione di un’identità culturale condivisa.
Il tratto piemontese della Via Francigena attraversa alcune delle zone più suggestive e storiche della regione, connettendo i valichi alpini alla pianura, passando per borghi, pievi, abbazie, castelli e paesaggi naturalistici di grande fascino. Un cammino che rappresenta non solo un itinerario di fede, ma anche una rete di esperienze culturali, ambientali ed enogastronomiche capaci di generare valore per le comunità locali.
Il percorso piemontese, lungo circa 650 km, coinvolge 107 comuni, 5 province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria) 4 parchi naturali e 368 operatori. Numeri che testimoniano l’importanza del Piemonte nei secoli quale terra di passaggio dalle Alpi verso la pianura padana, con un ruolo di cerniera tra la Via Francigena e il percorso che collegava Santiago di Compostela con la Francia e l’Italia attraverso i Colli del Monginevro e del Moncenisio nella Valle di Susa.
Il riconoscimento UNESCO darebbe ulteriore impulso a progetti di tutela, fruizione e promozione, consolidando la Via Francigena come patrimonio europeo, punto di incontro tra pellegrini, camminatori e residenti.
L’iniziativa si inserisce nello spirito del Festival delle Regioni, che mette al centro il dialogo tra territori, istituzioni e cittadini, e valorizza le eccellenze regionali italiane come leva per la crescita, la sostenibilità e l’attrattività del nostro Paese.