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Era il 15 gennaio 2001, quando la strana coppia formata dall’imprenditore Jimmy Wales e dal filosofo Larry Sanger lancia Wikipedia, l’idea anticonformista di un’enciclopedia democraticamente aperta a chiunque abbia voglia di contribuire. Il nome, che letteralmente significa cultura veloce, è formato dall’incontro fra la parola hawaiana Wiki (veloce) e il termine greco pedia, formazione.

Nata come costola di Nupedia, progetto di enciclopedia libera destinato a durare poco perché i contenuti andavano sottoposti a revisione, alla fine del primo anno di vita – interamente trascorso a sviluppare le edizioni in francese, tedesco, inglese, catalano, spagnolo, svedese, portoghese e italiano - Wikipedia poteva già contare su 20mila voci e 18 edizioni diverse, ma non era che l’inizio: nel settembre del 2004, appena tre anni dopo, si infrange la soglia psicologica del milione di voci e delle 105 edizioni.

Ancora oggi totalmente gratuita, aperta a chiunque e da sempre priva di ogni pubblicità, Wikipedia si regge grazie alle libere donazioni degli utenti e ad una raccolta fondi annuale gestita dalla Wikimedia Foundation, organizzazione senza scopro di lucro che riunisce tutti i progetti complementari: Wiktionary, Wikibooks, Wikisource, Wikiquote, Wikinotizie, Wikiversità e Wikivoyage.

Oggi, Wikipedia è pubblicata in 309 lingue differenti (299 quelle attive), e nell’agosto 2015 conteneva 135 milioni di pagine modificate oltre 2 miliardi di volte, 55 milioni di utenti registrati e 374 milioni di visitatori unici al mese: è stabilmente nella classifica dei siti più consultati al mondo. Secondo Jimmy Wales, uno dei fondatori, “In un mondo in cui l’informazione è sempre più mercificata, il modello di Wikipedia si basa da sempre sulla convinzione che la conoscenza debba appartenere a tutti gli esseri umani”.

Per celebrare degnamente i primi vent’anni, è stato lanciato in questi giorni il sito 20.wikipedia.org, in cui per la prima volta si svela l’enorme lavoro svolto dal team per tenere aggiornata la più grande fonte di conoscenza del pianeta. Nel sito, si racconta l’ambizione e la difficoltà di riuscire racchiudere la “summa” della conoscenza umana: i prossimi obiettivi sono rappresentare al meglio la diversità: “I siti che producono e rendono accessibili contenuti aperti e collaborativi come Wikipedia, i progetti Wikimedia e OpenStreetMap sono il risultato del lavoro dei volontari. Il ventesimo compleanno di Wikipedia è l’occasione per ringraziarli e riconoscere il grande lavoro che è stato fatto in questi anni per arricchire e mantenere queste risorse online a disposizione di tutti”.

“Wikipedia si è evoluta, passando da idea apparentemente impossibile a testimonianza dell’umanità in continua evoluzione. È un luogo in cui tutti possiamo collaborare, condividere e imparare su qualsiasi cosa - ha commentato Katherine Maher, amministratrice delegata della Wikimedia Foundation - uno sforzo globale di volontari che elevano la conoscenza e la cooperazione al di sopra degli interessi personali”.

Per chi ama le cifre, l’edizione italiana è l’ottava più grande al mondo: articolata su 1,6 milioni di voci (quasi 5.000 nuove ogni mese) e 7 milioni di pagine, con 9.500 utenti attivi e 113 amministratori. Proprio per valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico italiano è nato il contest fotografico Wiki Loves Monuments.

I festeggiamenti per l’importante compleanno avranno il culmine venerdì 15 gennaio, dalle 17 alle 18, quando in diretta streaming Jimmy Wales e Katherine Maher daranno il via a 20 Years Human, un anno intero dedicato a chi lavora ogni giorno per rendere la conoscenza un bene dell’umanità.