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Ladies and gentleman, ci siamo: dal 3 al 16 luglio, la stagione del tennis arriva sull’erba sacra di Wimbledon, edizione numero 136 del torneo più celebre, prestigioso ed esclusivo del pianeta. A livello sportivo, per il tabellone maschile l’attesa è per Novak Djokovic, superfavorito a caccia della quinta vittoria consecutiva, tallonato da Casper Ruud e Nick Kyrgios. Fra le donne, i bookmaker puntano su Iga Swiatk, numero 1 al mondo e sulla vincitrice dell’edizione 2022 Elena Rybakina.

Ma nell’antica e a volte un po’ polverosa tradizione di Wimbledon, quest’anno spunta in sordina una novità rivoluzionaria: la telecronaca affidata all’Intelligenza Artificiale. Per essere precisi si tratta della piattaforma “Watson X” della IBM, che (per adesso) non sarà a chiamata a prendere il posto dei commentatori della BBC, ma limitata soltanto a elaborare in tempo reale i commenti e le didascalie degli highlights del torneo. Al momento chi ci rimette sono i giornalisti incaricati di scriverli o commentarli e i montatori video, visto che alla velocità di esecuzione di un computer è difficile controbattere.

Una rivoluzione silenziosa ed epocale, commentano dall’All England Club, che avrà inevitabilmente un futuro ormai vicinissimo in cui l’attività umana sarà limitata ai compiti che ancora una macchina non è in grado di compiere. Tagliando fuori tutto il resto.

Il sistema IBM si basa su una serie di sensori in grado di analizzare le prestazioni dei giocatori in base a velocità, capacità di reazione e gesto atletico, aggiungendo quelle del pubblico, trasformando il tutto in un file che un altro sistema tradurrà in un commento tecnico, perfettamente adattato alla lunghezza del video. La funzione statistica IBM AI Draw Analysis sarà anche in grado di stabilire per ciascun giocatore le probabilità di accedere alla finale, calcolando le singole performance.

Dopo Wimbledon, Watson sarà chiamato agli straordinari nel corso dei campionati Europei di Atletica Leggera, dove fornirà il commento ai live blog utilizzando la voce (clonata) dell’ex mezzofondista Hannah England.

Watson, dal nome del primo presidente IBM, Thomas J. Watson, tecnicamente è un “Question aswering computing system”, un sistema computerizzato avanzato in grado di rispondere a domande elaborando un linguaggio naturale attraverso ragionamento, apprendimento e recupero delle informazioni completamente automatici. Watson ha debuttato nel 1997 sottoforma di “Deep Blu”, il sistema che è riuscito battere il supercampione di scacchi Gary Kasparov. Da allora, è stato declinato come supporto chirurgico, nell’alta cucina e nella composizione musicale.