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Per 11 mesi e mezzo all’anno, Davos è una tranquilla cittadina adagiata sul Cantone dei Grigioni apprezzata come località sciistica. Ma dal 1971, quando l’economista Klaus Schwab la individua come luogo ideale per un simposio mondiale che raduno i grandi del pianeta, la pace dei 10mila abitanti di Davos, in qualche modo è andata persa.

Ogni anno, per una settimana scarsa, su Davos si riversa il gotha dell’economia e della finanzia mondiale fra top manager, finanzieri, industriali e funzionari di Stato e di governo, circondati da misure di sicurezza imponenti che proteggono tanto loro quanto un popolo di circa 3000 fra assistenti, portaborse e collaboratori che finiti i lavori, qualcosa dovrà pure inventarsi per far passare il tempo.

Ma non essendo più nell’età in cui un pupazzo di neve può bastare per sistemare un pomeriggio, per loro si stende un tappeto di proposte e trasgressioni per scaldare le temperature notturne, sempre molto basse. Quando le luci del WEF si spengono, si accendono quelle di feste, party e cene esclusive ospitate da locali o in appartamenti privati, a distanza di sicurezza dalla curiosità dei media.

Appena il buio cala su Davos, inizia la corsa di decine di limousine e Suv blindati che corrono avanti e indietro lamentando la mancanza di parcheggi che spesso finisce per intasare strade. Finisce sempre che qualcuno chiami la polizia, ma dopo brevi conciliaboli tutto resta più o meno com’è: chi si prenderebbe la responsabilità di allontanare la scorta di un potentissimo?

A svettare è lo svago più antico del mondo, che porta in città centinaia di escort da ogni dove, con agende che riempiono notti e portafogli grazie a tariffe che partono dai 2000 franchi a notte, per di più aiutate dalla legge svizzera, che da tempo ha legalizzato la prostituzione.

Ma i passatempi notturni sono molti, e vanno da fiumi ostriche e champagne alla più recente mania delle microdosi di droghe psichedeliche importata dalle abitudini più malsane della Silicon Valley californiana, dove lo sballo controllato è il più in voga di tutti.