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di Simona Appino – Canavesealcentro

Simona Appino: mamma per amore, agricoltore per passione. Porta avanti, ad Agliè, l'azienda agricola di famiglia affiancando l'attività di Ospitalità rurale la Svizzera.

«L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a mille miglia da un campo di grano». Questa frase scritta dal presidente Eisenhower è quanto mai attuale se osserviamo lo stato della nostra agricoltura attuale.

Come tante piccole barche sballottate in un oceano troppo grande le nostre aziende agricole faticano a mantenere la barra dritta. Per una serie di cause, alcune climatiche, alcune economiche, altre dovute al proliferare di animali selvatici, rimane ben poco alle nostre aziende per far quadrare i magri bilanci. C'è da dire che sono molti i bandi del P.S.R. messi in campo per sostenere le aziende negli investimenti ma possono bastare per tenere in piedi le aziende quando poi ci troviamo con il latte venduto in stalla a neppure 50 cent, tanto per fare un esempio?

Dai dati presenti sul sito regionale un timido dato positivo per indicare le aziende prese in mano da giovani con meno di 40 anni c'è, ma basterà per tenere in piedi il comparto? A mio avviso servirebbe una consapevolezza decisamente più sentita dai nostri politici per supportare il settore primario con una programmazione a lungo termine, sostenendo e aiutando gli agricoltori con aiuti più mirati e snellendo una burocrazia sempre più asfissiante. Basteranno gli appelli delle associazioni di categoria? Intanto, come c'è stato insegnato, andiamo avanti sicuri come sempre che la terra non tradirà mai e sperando che una nuova consapevolezza e un intervento importante avvenga per rimettere l'agricoltura al centro.