di Beppe Pezzetto - Canavesealcentro
Ci sono notizie che devono farci sentire orgogliosi di essere canavesani, sicuramente una di queste è quella giunta in queste settimane ed annunciata dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha confermato che quella che era una speranza è diventata una realtà: Ivrea e tutto il suo territorio hanno vinto la sfida e sono stati scelti come luogo deputato per essere in questo 2022 Capitale Italiana del libro.
Un plauso va al Sindaco della Città di Ivrea Stefano Sertoli e a tutti i collaboratori che hanno raccolto questa sfida e credendoci sono riusciti a vincerla. Quella che era una speranza è diventata realtà e questo dimostra come ancora una volta il nostro territorio, se ci crede, sia in grado di raggiungere traguardi importanti.
Bello leggere le prime dichiarazioni del Sindaco Sertoli che ha parlato non solo di Ivrea, ma di opportunità per tutto il Canavese, della volontà di fare rete e sistema su un evento di prestigio che può e deve essere il primo tassello per un rinascimento in un ambito fondamentale come quello della Cultura.
Ivrea, già scelta dall’Unesco (così come un altro luogo caro ai Canavesani, il Santuario di Belmonte, era stato insignito di questo importante attestato internazionale), raccoglie il testimone da Vibo Valentia Capitale del libro nel 2021.
Bello sapere che il dossier che è stato presentato per la candidatura e che è risultato vincente si è sviluppato sul concetto di “Comunità” di Adriano Olivetti. Un pensiero di Società oggi estremamente attuale, e che traccia linee guida adattabili alla trasformazione che anche la digitalizzazione sta portando sempre più rapidamente nei diversi ambiti delle nostre società. Una trasformazione che deve essere guidata e non vissuta soltanto come evoluzione tecnologica in senso stretto, ma come elemento di visione e costruzione di nuovi concetti di Comunità inclusivi.
Tanti percorsi che si stanno muovendo verso obiettivi comuni partendo da punti diversi: penso ad esempio al progetto ICO Valley, e a quello del giovane Stefano Zordan con la sua OLI l’Academy sulla Leadership Adattiva portata da Harvard in Italia e che proprio in un luogo di cultura caro ad Adriano Olivetti ha trovato la sua sede, senza peraltro dimenticare che l’acronimo OLI sta proprio per Adriano Olivetti Leadership Institute. Percorsi, ne ho citati due ma sono molti di più, che hanno come obiettivo comune quello di riscoprire e rinnovare le potenzialità proprie del DNA del nostro Canavese ed esportarle in molte diverse geografie.
Quindi che la notizia di Ivrea capitale nazionale del libro 2022 non può che fare del bene al nostro territorio, una nuova sfida che sono certo sapremo cogliere, un tassello in più in un mosaico che si sta ricomponendo. (www.canavesealcentro.it)