di Renzo Revello - Canavesealcentro.it
Raccontare un evento dove si è stati attori protagonisti è difficile, in quanto si rischia di scadere nell’autocelebrazione; le cose però sappiamo che non nascono da sole, ci sono dei percorsi, delle sinergie, magari anche non manifeste, ma che indirizzano un percorso. Pertanto, è bene tornare ad un momento dello scorso autunno in cui con Beppe Pezzetto si organizzò un momento di confronto sul tema della musica in Canavese, ospitato online da QC Quotidiano Canavese. Parlammo di come la musica sia sempre stata una manifestazione della creatività del nostro territorio, e di come sarebbe significativo, come ulteriore elemento coinvolgente e di promozione, sfruttare anche questa direttrice, per crescere.
Nel corso dei mesi successivi DiscoVintage (l’associazione no-profit di speaker e disc jockey canavesani) ha lavorato anche in questa direzione, con la partecipazione e l’organizzazione di una serie di presenze musicali e di racconti in varie cittadine canavesane, da Agliè a Rivarolo, a Castellamonte per la serata conclusiva della 62ma Mostra della Ceramica. Proprio nel preparare il format di questo evento, il legame con manifestazioni musicali importanti sul nostro territorio è tornato a galla, ricordando soprattutto le edizioni della Mostra della Ceramica degli anni ’60 in cui ci furono presenze di interpreti musicali di portata nazionale, e poi anche l’epopea delle Due Rotonde di Cuorgnè, che ospitarono concerti di grandi artisti, a partire dai Genesis nel 1972.
Quando gli organizzatori di questa recentissima Vinyl, appena conclusa all’ex Manifattura di Cuorgnè, primo salone internazionale del vinile, della radiofonia e del collezionismo, vale a dire l’Associazione Attività e Commercio di Cuorgnè, insieme all’Amministrazione Comunale, hanno affidato a DiscoVintage la Direzione Artistica dell’evento, abbiamo messo insieme le competenze diverse all’interno del gruppo, ed è nato il format che abbiamo presentato.
Certamente il cosiddetto “anchor tenant”, per usare un termine mutuato dal mondo commerciale, doveva essere la mostra mercato, e il compito era rendere soddisfatti gli espositori per allestimento e ritorno economico; ma volevamo offrire un qualcosa che le altre fiere di settore, anche di grande prestigio e respiro internazionale, non offrono. Quindi ecco le collezioni private di memorabilia del mondo della radiofonia e della riproduzione musicale, che si univano alla sensazione magnifica che offriva essere all’interno di un luogo denso di emozioni e ricordi per molti, e simbolo affascinante di archeologia industriale riconvertito per utilizzi diversi.
E poi, il pensiero che tutto ciò offriva un’esperienza principalmente settoriale, per i più appassionati, e quindi ecco che si è pensato di creare dinamismo attraverso momenti riempitivi, coinvolgendo operatori musicali del Canavese, e anche chi agisce in ambiti artistici e letterari diversi dalla musica ma legati ad essa. Sono nati i Music Talks, chiacchiere di musica, ma dando una diversa interpretazione al titolo in inglese, la musica parla. Sì perché la musica è cultura, è costume, è cambiamento, quindi ci parla. Abbiamo voluto portare questi esponenti del mondo musicale vicini ai visitatori, far raccontare le loro storie; e così sono arrivati altri fruitori dell’evento che forse non avremmo avuto.
Persiana Jones e Johnson Righeira hanno fatto da traino: ma dobbiamo ricordarli tutti, da Alex Carrera a Fra3C, da Barbara Boffa a Pamela Guglielmetti, da Stefano Girolami ad artisti che hanno un’anima internazionale e una componente canavesana, come i londinesi d’adozione Nefeli on Clouds, o i piemontesissimi (anche canavesani) Primovere, ascoltati oggi con regolarità nelle radio britanniche.
Poi in DiscoVintage ci sono soggetti che hanno loro cose da raccontare, e quindi si è giocato in casa, portando sul palco a parlare di radio, come era, com’è e come sarà due grandi esperti come Mauro Monti e Luigi Genesio “Gene”, una delle voci storiche della radiofonia in Italia, e Giancarlo Ghibaudo “Red” che ha raccontato l’anno cult della musica moderna, il 1973. E poi, il duo Datta & De Stefani, con il racconto del loro sodalizio artistico, dal negozio in Ivrea di De Stefani (Disco International, che serviva radio e discoteche di tutto il Piemonte e non solo), alle produzioni e ai successi su vinile a livello internazionale, alla loro “never ending story” come disc jockey (ci tengono alle parole intere, e non al semplice “d-j” , perché si identifica una formazione ed una storia di eccellenza).
Il pentolone di idee era pieno, poi l’Associazione Attività e Commercio ha voluto mettere “l’ombrellino nel bicchiere con il cocktail”, e voilà è arrivato anche il Party Vintage, con un allestimento mozzafiato da parte di Nightlife che ha riportato tutti negli anni ’70-’80, con tanto di mirror ball e tunnel di luci psichedeliche fantastiche.
E quanti vestiti a tema…Bellissimo.
Insomma, cose proposte molte, visitatori molti, e importantissimo, uscivano con buste di dischi. Perché certo, tutto bello, l’ambiente, le proposte, la cortesia dello staff degli organizzatori e del nostro Giancarlo Ghibaudo “Red”, vero P.R. nei confronti degli espositori: tutto bene, ma se poi non c’è il ritorno economico, gli espositori non li vedi più. Ed invece, a quanto pare, vogliono tornare in Canavese, perché evidentemente è stata positiva la loro esperienza anche a livello commerciale, ed hanno tutti manifestato l’apprezzamento per la cortesia e l’efficienza che il nostro territorio, partendo da Cuorgnè, ha loro offerto. Poi, la visita del Ministro Pichetto Fratin ha dato un tocco in più, in aggiunta al patrocinio ricevuto da parte della Regione Piemonte.
Insomma, la panna l’abbiamo montata nei mesi passati, ma è stata apprezzata. Qualche piccolo aggiustamento. E ci si vede a Vinyl 2024.