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di Giuseppe Pezzetto - Canavesealcentro.it

Come «Canavese al Centro», e qui mi permetto di invitarvi ad iscrivervi sul sito www.canavesealcentro.it , proviamo anche a evidenziare iniziative che prendono forma nel nostro territorio e che non sempre sono conosciute ai più. L’idea è anche quella di far vedere il bicchiere mezzo pieno, tentando di infondere un po' di sano ottimismo, perché l’erba del vicino non sempre è più verde.
Oggi volevo segnalarvi un bel progetto che giorno dopo giorno sta crescendo nel nostro Canavese e che potrebbe essere un modello da copiare per altre Comunità. Parlo delle «Tre Terre Canavesane» di cui da subito per darvi una sintetica idea di cosa si tratta, per chi già non lo conoscesse, riporto presentazione trovata nel sito www.treterrecanavesane.it che vi invito a visitare.

«Il progetto Tre Terre Canavesane si fonda su un protocollo d’intesa triennale tra i comuni di Agliè, Castellamonte e San Giorgio Canavese, nell’ottica di attuare un programma di sviluppo del tessuto economico produttivo locale, nel quale i Comuni si impegnano a coordinare le attività di organizzazione di eventi, di promozione turistica, di marketing territoriale e turistico. L’accordo tra i tre comuni si è sviluppato sin dal 2015, in occasione dell’Expo internazionale di Milano, e successivamente sviluppato e migliorato. I comuni delle Tre Terre Canavesane si impegnano a definire la programmazione turistico-culturale-enogastronomica del Territorio, individuando congiuntamente iniziative strategiche per la valorizzazione e la promozione, consolidando e strutturando la collaborazione tra i comuni delle Tre Terre Canavesane, svolgendo azioni di animazione e comunicazione per il coinvolgimento degli operatori privati e contribuendo all’organizzazione di una offerta turistica integrata adeguata alle tendenze di mercato. I comuni intendono inoltre supportare in modo organizzato e coordinato l’organizzazione di eventi e di proposte a valenza turistica».

Grazie alla visione coesa e alla lungimiranza dei tre sindaci (Agliè, Castellamonte e San Giorgio) il progetto è cresciuto molto negli ultimi anni, è riuscito a progettare percorsi che non solo hanno attratto risorse e turisti ma cosa per nulla scontata è riuscito a portare all’esterno una nuova immagine positiva del nostro Canavese. Tre Terre Canavesane sta diventando un modello di attrazione che cresce in contenuti, idee, qualità e quantità. Solitamente quando una cosa funziona sarebbe bene copiarla, e qui mi permetto di lanciare una proposta alle altre comunità che insistono su quello che è per tutti identificato come Canavese. Perché non provare a replicare quel modello su altri territori, mettendo insieme a tre a tre, comuni che abbiano contiguità territoriale, comprendendo da chi è già partito prima: modalità, criticità, ricadute positive ecc. … Sarebbe bello veder fiorire diverse “Tre Terre Canavesane” e poi chissà magari dare delle linee guida comuni, mantenendo le singole specificità, ma ottimizzando molte cose a partire dall’immagine verso l’esterno, perché no, sotto una comune denominazione «Terre Canavesane», una sorta di regia comune.

Essendo poi stato anche amministratore, mi permetto di suggerire ai tre colleghi Sindaci che stanno portando avanti in modo coeso ed efficace questo progetto una cosa che sono certo abbiano già considerato. Fortunatamente, lo dico perché è una delle prerogative della nostra democrazia, le amministrazioni per volere dei cittadini e per norme che ne stabiliscono la durata, passano, e non sempre l’allineamento dei pianeti che si è trovato in questa occasione con una visione d’intenti tra le tre amministrazioni è detto che duri nel tempo, ma quando l’idea è buona a mio giudizio va preservata e occorre dargli la possibilità di crescere, per questo forse varrebbe la pena individuare una forma giuridica che le consenta di continuare a prescindere da chi governerà le diverse comunità.
Ancora complimenti per quello che state facendo per il Canavese.