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di Giorgio Cortese

La parola Pasqua deriva dal latino Pascha che deriva dall’ebraico Pesah che significa “rinascita”, “passaggio”. La “Pasqua” assume due significati nella storia a seconda che si stia leggendo la tradizione ebraica o quella cristiana. Nella tradizione ebraica, “Pasqua” indica la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e si festeggia in occasione del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Il passaggio del popolo d’Israele dallo stato di prigionia a quello di libertà.

Per la tradizione Cristiana il giorno di Pasqua si celebra la Resurrezione di Cristo. È la festa più solenne della religione Cristiana. Viene festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio primaverile. La Pasqua è il culmine del Triduo pasquale, i tre giorni precedenti la domenica di Pasqua, centro e cuore di tutto l’anno liturgico. Il passaggio di Gesù dalla morte alla vita che ha sacrificato, donato la sua vita per superare le tenebre, del peccato e con la Croce della Morte, con la gloriosa Sua Risurrezione il terzo giorno. E’ appunto la Pasqua del Signore.

Prima di giungere a tale avvenimento tuttavia attraversa un lungo deserto, di solitudine, penitenza, digiuno, preghiera, resistenza da ogni male, che noi indichiamo come Quaresima, dal latino “Quadragesima”, ovvero “quarantesimo giorno. Sia una Pasqua di vera pace. Con l’augurio che sempre più nell'umanità emerga la consapevolezza che al di là delle appartenenze alle diverse culture, distinzioni di tradizioni e lingue, percepiamo di essere figli e rispettosi fratelli nel e del Creato.

Buona Pasqua a tutti. Che sia veramente una resurrezione. Il trionfo del bene sul male, della vita sulla morte, dell'onestà sulla disonestà. Che il suono delle campane, della vittoria, risuoni nella vita di tutti. È Pasqua. È risorto il Salvatore del mondo. Esultiamo tutti, perché la vita ha vinto la morte.