Si potrebbe pensare che dedicare attenzione alla pulizia dei denti sia solo un gesto di cura estetica, ma la realtà è diversa: il benessere della bocca può influire sullo stato di salute generale e, in prospettiva, contribuire a una vita più lunga.
Alcune condizioni, come la parodontite, che aggredisce i tessuti di sostegno dei denti, e l'edentulia, la perdita totale della dentatura, mettono in evidenza dei collegamenti con l'aumento della mortalità per varie cause, comprese le patologie cardiovascolari e respiratorie.
Molte persone rinunciano alle cure odontoiatriche perché sottovalutano i segnali iniziali e si espongono così a rischi che vanno oltre il semplice fastidio in bocca. È utile, quindi, conoscere i dati emersi da recenti studi e ricordare l'importanza della prevenzione, che diventa un gesto di attenzione verso l'intero organismo.
Le visite di controllo: il primo passo verso la salute orale
Prima ancora di affrontare temi più complessi, è importante sottolineare come i controlli periodici dal dentista possano incidere positivamente su tutto il percorso di cura. Infatti, monitorare con regolarità lo stato delle gengive e dello smalto dentale aiuta a rilevare, fin dall'inizio, l'eventuale presenza di infiammazioni, carie nascoste o altri segnali che indicano vari disturbi. Un passo di questo tipo permette di evitare interventi più invasivi e riduce il rischio di dover affrontare costi elevati in futuro.
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Edentulia e parodontite: rischi spesso sottovalutati
La parodontite è un'infiammazione che coinvolge i tessuti di sostegno del dente che sono gengiva, cemento radicolare, legamento parodontale e osso. Quando non viene trattata con tempestività, può provocare retrazioni, gonfiore e sanguinamento alle gengive, e in casi estremi, portare alla perdita dei denti.
L'edentulia rappresenta lo stadio più grave di questo percorso: la bocca priva di denti influisce in modo notevole sulla qualità della vita, perché limita la capacità di masticare correttamente e genera conseguenze anche sul piano psicologico, dal momento che rende più difficile relazionarsi con serenità.
Molte persone non si rendono conto dei danni progressivi che una gengivite iniziale può causare se viene trascurata. Una leggera irritazione, un sanguinamento durante lo spazzolamento o l'alito pesante sono situazioni che potrebbero indicare l'insorgere di processi infiammatori che, con il passare del tempo, rischiano di colpire in profondità i tessuti, fino a compromettere la stabilità dentale.
Di conseguenza, rinviare i controlli per la mancanza di sintomi molto evidenti lascia spazio a un problema che, gradualmente, diventa più difficile da gestire.
Piccoli gesti per proteggere denti e gengive
Lavare i denti più volte al giorno con un dentifricio è un primo consiglio utile, ma è importante anche la costanza nei dettagli: bisognerebbe cambiare lo spazzolino ogni tre mesi, passare il filo interdentale la sera per rimuovere la placca tra un dente e l’altro e massaggiare delicatamente le gengive con movimenti circolari.
Anche la dieta ha il suo ruolo nella prevenzione e nella protezione di denti e gengive. Una strategia che riguarda l’alimentazione è quella di ridurre gli zuccheri semplici, soprattutto tra i pasti, in modo da tenere sotto controllo i batteri che causano la carie, mentre bere acqua dopo snack o bevande acide aiuta a riequilibrare il pH orale.
Come specificato in precedenza, una visita per l’igiene professionale da svolgere periodicamente permette di eliminare macchie e tartaro, oltre al fatto che consente di individuare precocemente piccole lesioni gengivali.
Infine, altre due azioni utili consistono nell’evitare il fumo e nel limitare l’alcol, per proteggere adeguatamente le mucose da irritazioni croniche e per ridurre il rischio di parodontite.