di Giorgio Cortese
Mercoledì 8 gennaio a Cuorgnè nell’affascinante cornice della chiesa della Trinità, bene comunale e patrimonio artistico dei cuorgnatesi, è stato proiettato il documentario “Apic - Arte Pubblica In Canavese”, un documentario con un approccio innovativo che esplora l’arte contemporanea nel territorio Canavesano. Il filmato è stato presentato dall’emerito Sindaco di Valperga (2015-2020) Gabriele Francisca che ha spiegato come è nato il progetto dall’idea della ceramista Maria Teresa Rosa. Questo progetto è stato fortemente sostenuto da Gabriele Francisca, che ha devoluto per questo filmato l’intera liquidazione di fine mandato da amministratore pubblico di Valperga. Il filmato ha visto la luce grazie alla regia di Federico Mazzi con Antony Cavallo Videomaker. I testi e la cornice culturale sono invece stati curati da Maria Teresa Rosa, Irene Milani ha contribuito alla documentazione fotografica e infine Matilde Francisca agli aspetti di comunicazione e marketing. Questo filmato vuole porre al centro la cultura locale, per promuovere il patrimonio pubblico.
Siamo stati tutti rapiti dalle suggestive immagini sull’essenza dell’arte pubblica canavesana, un patrimonio artistico che si estende attraverso collaborazioni tra amministrazioni pubbliche, artisti locali, associazioni e galleristi. Il filmato ha illustrato l’installazione di “Un volo inconsueto” di Maria Teresa Rosa, un’opera composta da oltre trecento elementi in maiolica bianca che adorna il campanile della comunità valperghese. Questa interessante ricerca filmata ha messo in luce la ricchezza e la diversità delle opere d’arte pubblica nei sei centri canavesani di maggiore rilevanza culturale: Valperga, Rivarolo, Castellamonte, Rivara, Torre Canavese e Ivrea. Queste località, grazie al contributo delle amministrazioni pubbliche e alla collaborazione con il settore privato, hanno saputo creare un circuito artistico di grande valore, arricchendo il tessuto culturale del territorio.
Nel filmato Apic sono stati intervistati amministratori pubblici che hanno spiegato in che modo l’arte ha impattato sul territorio, se hanno avuto difficoltà politiche e quali risultati pensano di aver ottenuto. D’altra parte, la parola è stata data a esperti di arte, ceramisti, grafici e writers per indagare in che modo queste opere possono influenzare il territorio e, soprattutto, perché queste opere vengono realizzate. Le testimonianze raccolte nel filmato sono un manifesto che celebra l’arte pubblica. Esse sono inoltre un motore e una forza vitale per il progresso e l’identità di una comunità. Esse creano partecipazione e apprezzamento per il patrimonio artistico che ci circonda. L’arte è importante come strumento di crescita e identità per le comunità locali. Il fine per il quale l’Apic è stato realizzato: l’arte pubblica è utile sia a diffondere la bellezza tra gli abitanti, sia a qualificare lo spazio urbano, creando un volano economico in campo turistico, senza dimenticare l’importanza di documentare alcune identità del territorio come l’architettura olivettiana, o la ceramica di Castellamonte.