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di Giorgio Cortese

Dengue è una malattia epidemica febbrile dei tropici, la parola proviene dallo spagnolo delle Indie occidentali dengue, a sua volta da una fonte africana, forse lo swahili dinga "crisi, crampo", con la forma influenzata dallo spagnolo dengue "pruderie", forse perché i malati camminano rigidamente ed eretti a causa delle articolazioni dolorose che caratterizzano la malattia. La malattia proviene dall'Africa orientale ed è stata introdotta nelle Indie occidentali nel 1827.  La dengue è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue (DENV), di cui esistono quattro diversi sierotipi (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4).  Si tratta di una malattia infettiva ampiamente diffusa nelle regioni tropicali/sub tropicali, in grado di determinare la comparsa di focolai epidemici anche in Europa Continentale, nelle aree in cui il vettore è presente e attivo.  

Sebbene nella maggior parte dei casi l'infezione si presenti in forma asintomatica oppure come malattia febbrile autolimitante, sono state descritte forme gravi, talora con esito fatale.  Ad oggi è considerata in tutto il mondo la più importante malattia virale trasmessa da zanzare all'uomo, con un numero di casi aumentato notevolmente negli ultimi decenni.  È endemica in oltre 100 paesi (Africa, America, Sud e Sud Est Asiatico, Pacifico occidentale) e casi di importazione associati a viaggi sono frequentemente riportati in Europa.   Secondo l’OMS circa metà della popolazione mondiale è oggi a rischio di dengue, con una stima di 100-400 milioni di infezioni all'anno. 

Zika è un virus, scoperto nel 1947 e chiamato così nel 1952  quando venne scoperto nella foresta dell’Uganda, Zika, dove è stato trovato per la prima volta. l termine, che  in lingua makonde significa "ciò che piega" o "contorce", fu impiegato durante un’epidemia in Tanzania nel 1952, a causa delle limitazioni articolari dovute alle importanti artralgie che caratterizzano la malattia.  Il termine artralgia  è una combinazione di due parole greche: arthrò, comune e algos, dolore, dolori articolari.  Probabilmente nel 1779, si era già avuta un'epidemia di chikungunya in Indonesia. Da allora il virus è stato riconosciuto come responsabile di alcune epidemie in Asia ed Africa. Nel 2006 si è registrata un'epidemia nell'isola di Rèunion, nell’Oceano Indiano.  

l virus Zika si diffonde generalmente attraverso la puntura di una zanzara infetta del genere Aedes, la stessa che trasmette il virus della febbre gialla, della dengue e della Chikungunya, ma può essere trasmesso anche per via sessuale e dalla madre al feto. La zanzara tigre, Aedes albopictus, presente nel nostro territorio, potrebbe trasmettere il virus Zika.  Il virus Zika appartiene al genere Flavivirus ed è molto simile ad altri virus come quelli della dengue, della febbre gialla, dell'encefalite giapponese e del Nilo occidentale. È stato isolato nel 1947 nelle scimmie in Uganda e nel 1952 nelle persone in Uganda e in Tanzania.  Nella maggior parte dei casi l'infezione è asintomatica. Le manifestazioni cliniche della malattia, quando presenti, sono in genere simili a quelle di dengue e chikungunya. Si tratta di sintomi lievi come febbricola, eruzioni cutanee (soprattutto maculo-papulari), malessere, congiuntivite, mal di testa, dolori articolari e muscolari, che generalmente persistono per 2-7 giorni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che l’infezione da virus Zika durante la gravidanza può causare la sindrome congenita da virus Zika caratterizzata da gravi anomalie cerebrali, inclusa la microcefalia, o altri difetti congeniti, oppure altre patologie, come l’aborto spontaneo. Il virus Zika può, inoltre, innescare la sindrome di Guillain-Barré.  Al momento non è disponibile nessun vaccino contro il virus Zika. La chikungunya è nota per vari eventi epidemici, il primo dei quali è stato registrato in Tanzania nel 1952. Da allora, sono stati descritti focolai epidemici in Asia, in Africa, nelle Americhe e anche in Italia e altri Paesi europei. Oltre all'epidemia del 2007 in Emilia Romagna, in Italia nel 2017 si è verificata una seconda epidemia che ha interessato alcuni comuni del Lazio e della Calabria.

l virus chikungunya appartiene al genere alphavirus della famiglia togaviridae ed è trasmesso da zanzare del genere Aedes, (come Aedes aegypti e Aedes albopictus comunemente chiamata zanzara tigre), che trasmettono anche dengue e zika. Queste zanzare si infettano pungendo una persona malata, nella fase acuta. Entrambe pungono nelle ore diurne, soprattutto la mattina presto e la sera tardi nell'ambiente esterno, tuttavia Aedes aegypti punge anche all'interno delle abitazioni. Non c'è una trasmissione diretta da persona a persona. Attualmente Aedes aegypti non è presente in Italia. E adesso con la recrudescenza di queste infezioni in Sud America aumentano i controlli in aeroporto per chi torna da quel continente, dove sono in corso le tre diverse epidemie. (Giorgio Cortese)