di Giorgio Cortese
La Giornata della gentilezza del 13 novembre serve per costruire relazioni più sane in un mondo migliore, nata con la conferenza del World Kindness Movement di Tokyo del 1997, ed ha l'obiettivo di rendere il mondo un posto più bello in cui vivere, è arrivata in Italia nel 2000.
Questa giornata ha come scopo di ricordarci quanto i gesti gentili e le buone azioni facciano bene a noi e a tutta la Comunità. La gentilezza è una parte fondamentale della condizione umana, capace di colmare anche le divisioni di ogni tipo e permettono di creare un ambiente sereno in cui vivere bene insieme.
A volte la gentilezza è confusa con la debolezza, ma noi sappiamo che essere gentili non significa farsi calpestare. Come diceva James Dean, “solo le persone gentili sono veramente forti”.
Una carezza, un sorriso, una frase o un gesto gentile sono tanti i modi in cui si manifesta la gentilezza. Ma che cosa significa essere gentili? La gentilezza è cortesia, pazienza, sono tutti quei piccoli gesti che non ci costano nessuno sforzo, ma che per le persone che ci circondano valgono veramente tanto. Platone diceva “Sii gentile perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia” per ricordarci che ognuno di noi ha delle difficoltà da affrontare nella vita ed essere carini, gentili e cortesi con gli altri rende queste battaglia meno dure.
Oggi in un mondo sempre più competitivo con una aggressività che è aumentata dopo la pandemia è fondamentale coltivare la gentilezza, per coltivare uno stile di vita e un modo di relazionarsi con gli altri, a tutti i livelli, fondati sulla gentilezza, perché prendendo spunto da una canzone di claudio Baglioni: “ la gentilezza è rivoluzionaria”.