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di Giorgio Cortese

Mi trovo seduto sul balcone ad osservare l’alba, sempre rapito dallo stupore dell’alba. Rifletto  che c’è  un momento in ciascuna alba in cui la luce è come sospesa, attimi che durano  poco e penso che in quegli istanti tutto dove tutto può succedere, sembra quasi che la natura trattenga per pochi attimi  il suo respiro, prima di iniziare un nuovo giorno. Ha un suo fascino il sorgere del giorno, quando ancora la natura è addormentata, una sensazione che rapisce la mente e navigano liberi refoli di pensieri, gli occhi estasiati godono della bellezza dello stupore. All’alba ascolto i suoni, annuso i profumi, e senza volerlo ogni volta mi faccio catturare da un nugolo di sensazioni che in quell’istante mi circondano, e diciamolo mi perdo in quello che sarà il preludio di un nuovo giorno.  

Quando sorge l’alba quello che poco prima sembrava impercettibile, lontano, ora a mano a mano che il sole con il suo splendore solleva il velo della nera coperta della notte, tutto intorno appare vestito di luce nuova, viva.  Eccola l’alba con il suo chiarore che accarezza dolcemente alberi del parco vicino, ecco che tutto riemerge dall’oscura luce della notte. E io sono seduto sulla sedia nel balcone di fronte al parco ed assisto al lento risveglio della natura in un susseguirsi di ombre e luci che danno origine a un nuovo giorno, trasformando il paesaggio in un’immensa tavolozza di colorate emozioni. E poi  ecco lo stupore della bellezza dell’ “aurora dalle dita di rosa”, come scritto da Omero nell’Iliade. L’alba e l’aurora sono state amate da tanti poeti, pensatori, scrittori, per quel che è in sé, ma anche per le sue chiare valenze simboliche, ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.

Ormai il sole è sorto e rifletto che nessun giorno è uguale all’altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi giorni  vengono  superati e si creano nuove opportunità. Ogni giorno il modo migliore per fare una cosa è farla, non dobbiamo aspettare il momento giusto per fare le cose, l’unico momento giusto è adesso. Con l’alba molliamo gli ormeggi ed usciamo dai nostri porti sicuri, lasciando che il vento della passione gonfi le nostre vele. Come quel libro recentemente letto “Se vuoi, puoi. Una vita al di là del buio” di Alessia Refolo  pubblicato da Hever, che ci da una lezione sull’affrontare le sfide dove la protagonista non vede nulla,  distingue solamente il giorno dalla notte.

Armata dalla grande forza di volontà oltre a superare i quotidiani ostacoli  si impegna e vince il titolo del Campionato Mondiale Paralimpico di arrampicata sportiva, raggiungendo  con tenacia una parete alta 300 metri. Ormai il sole è sorto e una leggera brezza rinfresca l’aria prima che nella tarda mattinata il sole si prenda la sua rivincita sferzando di caldo tutto quello che illumina in questa giornata senza nuvole. Oggi il cielo è simile ad un baule aperto dall’alba e dentro troviamo solo l’azzurro. Ci concediamo pensando che se questo cielo terso di azzurro, così limpido e luminoso fosse inchiostro e qui la terra un foglio, chissà quante parole noi esseri umani scriveremmo.