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di Giorgio Cortese

Nutella Day, ecco il giorno più dolce dell'anno. Se per qualcuno è San Valentino, per molti altri è una data poco lontana, anzi poco in anticipo: il 5 febbraio. Ovvero il giorno in cui si celebra la crema spalmabile più famosa del mondo, quel cucchiaio di felicità che vanta innumerevoli imitazioni in tutto il monto: la Nutella. Il Nutella Day è nato invece quindici anni fa da un'idea di una blogger americana, Sara Rosso e da allora, continua a essere celebrato e seguito in tutto il mondo.

E anche quest'anno si appresta a invadere il mondo con festeggiamenti ad hoc. A chi non piace la Nutella? Pochi, ci scommetto, tanto che questa dolcissima crema alla nocciola. La grande storia di Nutella inizia ad Alba (Cuneo), la città dove nacque il primo barattolo (e sì, era in barattolo!) di Nutella, il 20 aprile 1964 quando, dallo stabilimento Ferrero, uscì la prima confezione. Questo fatto segnò la storia dell'industria alimentare e quella del made in Italy. E, da quel momento, le merende dei bambini (e non solo) non furono più le stesse.

L'idea era nata negli anni '20 del secolo scorso: la famiglia Ferrero pensava a una merenda al cioccolato, a basso prezzo, da mangiare col pane. Nel 1925, Pietro Ferrero mise a punto il cosiddetto "pastone", una sorta di nonno della Nutella. Si trattava di una pasta al cioccolato nocciole, che venne subito apprezzata dai bambini. Ma questa non era ancora la ricetta perfetta perché il pastone si presentava troppo duro, quindi difficile da spalmare. Nel 1946 Pietro riuscì a creare una pasta molto più morbida, che si poteva tagliare a fette, con un forte gusto di cioccolato e, soprattutto, dal costo accessibile per tutti.

Si pensò allora a un nome facilmente pronunciabile in tutte le lingue europee. Alla fine, Michele Ferrero, decise per Nutella, formato da due parti: la prima, nut, vuol dire noce, in inglese, la seconda "ella" è un suffisso femminile che comporta sentimenti positivi come tenerezza, affetto, dolcezza.