di Giorgio Cortese
Il termine presepio deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini; il termine è composto da prae (innanzi) e saepes (recinto), ovvero luogo che ha davanti un recinto. Un'altra ipotesi fa nascere il termine da praesepire cioè recingere. Nel latino tardo delle prime vulgate evangeliche viene chiamato cripia, che divenne poi greppia in italiano, krippe in tedesco, crib in inglese, krubba in svedese e crèche in francese.
Il termine presepe è utilizzato, oltre che in Italia, anche in Ungheria, perché vi giunse via Napoli nel XIV secolo quando un discendente Angiò divenne re di quelle regioni, Portogallo e Catalogna. Il presepe o presepio è una qualsiasi rappresentazione che raffigura la Natività di Gesù, esposta principalmente nel periodo natalizio. L'usanza di allestirlo, inizialmente italiana, si è diffusa in tutti i paesi cattolici del mondo. Usanza all'inizio prevalentemente italiana, ebbe origine all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l'autorizzazione da papa Onorio III.
Il presepe di Ilenia si innesta sul filo di questa tradizione che si è rafforzata nel 2016 da quando è diventata nonna e anche per contribuire a portare l’atmosfera del Natale a Favria. Il presepe è aperto al pubblico in via San Pietro a Favria vicino alla chiesa Parrocchiale. Il presepe di Ilenia ben addobbato ci insegna a pronunciare meglio la parola Natale, e bell’andarlo a visitare si realizza il sogno di grandi e bambini. Se verrete a visitare il presepio di Ilenia scorgerete un quaderno per scrivere le vostre impressioni ed emozioni sul presepe. Il presepio di Ilenia odora di pazienza, di attesa e di magia e anche se fa freddo la sua vista è un caldo abbraccio di luce.