di Giorgio Cortese
Il primo vasetto di Nutella venne commercializzato il 20 aprile 1964, ma la ricetta originaria risale in realtà al 1946. In quegli anni il pasticciere Pietro Ferrero, di Alba (Cuneo), trovò un modo ingegnoso per affrontare la scarsità di cacao, un ingrediente difficile da reperire perché destinato alle scorte belliche. Creò così un impasto dolce a base di nocciole, abbondanti nelle Langhe, zucchero e una piccola quantità di cacao.
Nacque il Giandujot, il precursore della Nutella. Il nome si ispirava alla nota maschera carnevalesca piemontese. Inizialmente aveva una consistenza compatta, simile a un panetto, e si poteva tagliare a fette per essere posato sul pane. Nel 1951 la formula subì un’evoluzione con la nascita della “supercrema”, caratterizzata da una maggiore spalmabilità.
Tuttavia, il cambiamento più significativo avvenne nel 1964, quando Michele Ferrero, figlio di Pietro, perfezionò la ricetta per ottenere una consistenza ancora più cremosa, pensata per conquistare anche i mercati internazionali: il nome Nutella nasce dalla combinazione della parola inglese “nut”, nocciola, con il suffisso italiano “ella”. Il successo del prodotto non tardò ad arrivare: nel 1965 la Nutella fece il suo ingresso sul mercato tedesco, seguito dalla Francia nel 1966.
L’enorme popolarità portò all’espansione in Australia nel 1978, con l’apertura del primo stabilimento di produzione fuori dall’Europa, situato a Lithgow, vicino a Sydney. Nel tempo, la Nutella è diventata un simbolo del made in Italy e un punto di riferimento per l’industria dolciaria globale.