di Giorgio Cortese

La Giornata si festeggia, a partire dal 2013, il 20 marzo di ogni anno, giorno che corrisponde all’equinozio di primavera. Così come l’avvento di questa stagione viene festeggiato da tante e diverse popolazioni, l’allora consigliere dell’ONU Jayme Illien ha ritenuto adeguato far coincidere la celebrazione di un desiderio altrettanto universale e condiviso, quello della felicità. Attraverso l’istituzione di questa giornata, l’assemblea dell’ONU si fa portavoce della consapevolezza dell’importanza di rispettare il diritto alla felicità, alla quale ciascuno deve ambire ogni giorno. Gli esseri umani da sempre si pongono l’interrogativo come essere felici nella vita.

Ma che cosa è davvero la felicità? A questa domanda ognuno di noi ha la sua idea personale di cosa sia questa emozione.  Pensiamo che la nostra vita è un’opera d’arte, che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo, come ogni artista, quale che sia la sua arte e ogni giorno superare le difficili sfide della vita. Ogni giorno dobbiamo scegliere obiettivi e cercare di risolverli. Ogni giorno dobbiamo tentare l’impossibile trasformando ogni occasione in una opportunità. Ogni giorno la speranza e la passione sono la nostra umana benzina dove l’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità autentica, adeguata e totale sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi, come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.

La felicità è legata ai nostri rapporti con gli altri: più riusciamo a vivere una vita ricca di relazioni soddisfacenti, più felici saremo. Secondo gli scienziati che hanno analizzato le azioni che caratterizzano gli uomini contenti della propria esistenza, sembra  se siamo generosi con gli altri, grati per la vita che abbiamo, imparare la difficile arte del perdono. Per essere felici dobbiamo provare le sensazioni positive prima elencate, impegnandoci ogni giorno a migliorare la nostra condizione fisica e spirituale. Nella vita possiamo essere felici con poco, e sicuramente  stare bene con noi stessi e il sentimento della gratitudine ci può aiutare. Personalmente sono felice se aiuto gli altri con i piccoli gesti quotidiani. (blog di Giorgio Cortese)