di Davide Di Giovanni (Studio Life&Mind)
Tutti noi regoliamo la nostra quotidianità con delle regole: apparecchiamo la tavola in un certo modo, usiamo un certo tipo di detersivo, scegliamo un ristorante secondo i nostri standard, rifacciamo il letto con il nostro sistema o in un momento preciso della giornata. Facciamo la spesa e gli acquisti seguendo determinati criteri, utilizziamo il nostro sistema mentre facciamo le pulizie, abbiamo un posto in cui mettere le scarpe, riponiamo i vestiti nell'armadio in un certo modo.
Questi criteri, procedure, regole, sequenze ci aiutano a regolare le nostre azioni quotidiane. Si posizionano lungo un continuum: alcune persone ne hanno di più, altri di meno. Alcuni sono più rigidi ("o così o niente") altri più flessibili. Se mettiamo però troppi di questi paletti rischiamo di trasformare la nostra vita in un percorso ad ostacoli. Questo avviene soprattutto se siamo particolarmente rigidi: anziché "preferirei" ci diciamo "devo".
Qualche esempio?
"Devo aver sempre rifatto il letto prima di uscire"
"Devo fare sempre il miglior affare"
"Devo arrivare sempre a casa entro le 19.00"
"Devo farmi sempre apprezzare dal capo"
"Devo prendere sempre un voto superiore a 27 agli esami"
La persona ossessiva ha bisogno di conferme
La persona ossessiva può chiamare in pasticceria chiedendo conferma che la sua torta sia in lavorazione, può scrivere all'idraulico per assicurarsi che domani venga alle 8:00, nonostante questo sia già stato pattuito, può chiedere conferma di un prezzo nonostante sia chiaramente indicato, e dopo una telefonata con qualcuno che gli deve prestare un servizio manda subito una mail in cui ricapitola quanto ci si è detti, Per essere sicuro che l'altro abbia capito bene e che non ci siano sorprese.
Questo serve alla persona ossessiva per avere tutto sotto controllo, ed evitare che qualcosa possa andare storto. Questo però non è chiaramente possibile, perché nella vita gli imprevisti possono capitare. La persona ossessiva può pensare che questo comportamento eccessivo sia normale, spesso infatti gli altri, soprattutto se sono persone con attività lavorative tendono a rispondere gentilmente, per non rischiare di perdere il cliente. In questo modo la persona ossessiva non riceve però dei feedback sul proprio comportamento, che però ha gli occhi degli altri può risultare strano, eccessivo, pignolo. Questa eccessiva rigidità rischia di crearci ansia o tristezza e quella sensazione di essere dei buoni a nulla. Tanti più sono i paletti tanto più è facile sbagliare qualcosa. Oltretutto rischiamo di pretendere che anche gli altri seguano i nostri criteri.
È un disturbo?
Nei casi più gravi si parla di disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. "Furio" del film "Bianco Rosso e Verdone" ne è un esempio. In altri casi si parla di tratti ossessivi, meno marcati ma che possono tuttavia comportare disagio.
A volte è utile
La presenza di qualche tratto ossessivo può essere funzionale: può renderci persone precise e affidabili.
Ci ricordiamo gli appuntamenti e le scadenze, siamo ordinati, precisi nel nostro lavoro, organizziamo bene le vacanze, ecc. Una persona con tratti ossessivi può tenere molto ai suoi valori: può ad esempio fare di tutto per essere un buon fidanzato, un buon marito, un buon dipendente, un buon padre di famiglia, ecc.
Il troppo stroppia
Ma, come dicevamo, se i paletti sono troppi si rischia di cadere nella patologia. Capita ad esempio di ricevere in studio pazienti che lamentano ansia, che in realtà è dovuta proprio al disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, o comunque ad importanti tratti di questo tipo di personalità.
Per queste persone un errore, una dimenticanza, un imprevisto, un ritardo, un cambio di programmi possono potenzialmente diventare fonte di ansia, disagio, tristezza, senso di incapacità, con conseguente calo di autostima.
Pur stando male per queste cose molte volte non si accorgono della causa del loro malessere. Non è infatti facile fare un collegamento logico tra la propria ossessività e le conseguenti emozioni negative.
Prevenire l'ossessività nei bambini
Se hai un figlio ancora piccolo puoi certamente fare alcune cose per evitare che diventi eccessivamente ossessivo. Quando fa qualcosa per sbaglio (ad es. rompe un bicchiere innavvertitamente) è importante evitare di rimproverarlo. Il bambino andrà invece rassicurato, spiegando che non è successo nulla, che può capitare. È anche utile evitare troppe regole, oppure fare richieste troppo precise, ad esempio nel riordino della propria cameretta. Anche se non parliamo direttamente con il nostro figlio è bene evitare eccessive reazioni nel caso qualcosa nella nostra giornata non vada come pianificato. Non va bene infatti che nostro figlio ci senta dire troppo spesso cose come "è un disastro, e ora come facciamo?". È anche sbagliato che il bambino veda che qualcuno venga ripreso per degli errori involontari, oppure minimi. Ad esempio non va bene che il bambino assista ad una tragedia perché il proprio compagno si è dimenticato di comprare i tovaglioli.
Ci si accorge di essere ossessivi?
La maggior parte delle cose che fanno non risulta infatti strana, salvo alcune eccezioni. Decidere ad esempio di controllare ogni giorno al proprio conto in banca o la propria cassetta delle lettere non può essere considerato un disturbo. Il problema è che se mettiamo insieme tutte queste piccole cose può venir fuori un bel mucchio.
L'ossessività nella coppia
L'ossessività può anche essere causa di litigi di coppia e anche di separazioni. Ci sono partner che vogliono programmare tutto, che insistono perché le cose siano fatte in un certo modo o in un certo momento o che siano fatte subito. Non contemplano il fatto che le cose possano essere fatte in più modi, tutti comunque validi. Chi ha una relazione con loro può averne abbastanza di una vita così, decidendo quindi di interrompere la relazione. Pensate a come si sentiva Magda, la moglie di Furio nel film Bianco Rosso e Verdone.
Ossessività e lavoro
Anche il lavoro può essere penalizzato da un eccessiva ossessività. La persona per voler fare bene il suo lavoro può addirittura non portare a termine il proprio compito o impiegare troppo tempo per farlo. Moltissime persone soffrono di stress lavorativo, proprio a causa di questo.
Come si diventa così?
La causa può essere un eccessivo senso di responsabilità, eventi negativi accaduti nel passato, educazione genitoriale eccessivamente severa e/o colpevolizzante. Anche vivere con una persona ossessiva può contribuire alla presenza di certi tratti. Altre cause possono essere comunque presenti.
Cosa fare se si è ossessivi?
Se ci accorgiamo di avere un eccessiva ossessività la cosa migliore da fare è cambiare la rotta, con esercizi pratici, andando a non rispettare alcuni dei paletti che ci siamo posti. Possiamo farlo anche solo ogni tanto, giusto per tenere sotto controllo questa nostra caratteristica. Ad esempio possiamo uscire senza aver rifatto il letto, mettere una cosa non al suo posto, inviare un messaggio senza rileggerlo, evitare di chiedere conferma agli altri per esempio sulla nostra uscita di oggi. Questi sono ovviamente esempi, ma poi ciascuna persona dovrà personalizzare gli esercizi in base alla sua situazione.
L'aiuto di uno psicologo
Nel caso non fossimo in grado di migliorare in autonomia la nostra situazione possiamo valutare un percorso con uno psicologo, che ci aiuterà a smussare questi lati, con conseguente beneficio e ritorno ad una vita più serena.