CASTELLAMONTE - Da Castellamonte a Faenza, la ceramica è anche solidarietà: la 62esima edizione della Mostra della ceramica parla come sempre canavesano, ma quest’anno ha l’accento dell’Emilia Romagna. La decisione di un gesto concreto di solidarietà per Faenza e il suo centro di eccellenza della Ceramica Faenza è stata una scelta del sindaco del Comune di Castellamonte e consigliere della Città metropolitana di Torino, Pasquale Mazza, insieme al curatore Giuseppe Bertero. Ospite di quest'anno il Marocco con una mostra che omaggia quelle sfavillanti ceramiche, come segno del legame con la numerosa comunità marocchina del Canavese. L’inaugurazione della Mostra della ceramica 2023 è in programma sabato 19 agosto alle 17 in piazza Martiri della Libertà: il manifesto 2023 è stato realizzato dall'artista castellamontese Guglielmo Marthyn. La presentazione della rassegna si è tenuta questa mattina nella sede della Regione Piemonte che la sostiene e la patrocina insieme alla Città metropolitana di Torino.
Fra le molte iniziative si torna a proporre il progetto «ritorno alla rotonda antonelliana» che nelle passate edizioni ha riscosso un grandissimo successo durante tutto il periodo dell’esposizione ma anche ben oltre il termine della mostra. In questo spazio suggestivo è prevista l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte, Faenza, della «Baia della Ceramica» (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure), Lucca, Roma, Montelupo Fiorentino e dalla Francia. Un’occasione prestigiosa per gettare uno sguardo aggiornato sulla contemporaneità della scultura in ceramica. Fra le arcate di Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le famose stufe di Castellamonte sia quelle della tradizione che quelle contemporanee di squisita fattura e sempre più famose nel mondo, che si confermano uno dei simboli della città.
Al piano terra di Palazzo Botton, recentemente restaurato, la mostra si apre con una particolare dedica a «Castellamonte: terra, arte, vita». Per l’arte un particolare omaggio è rivolto ad un artista molto noto ed ammirato, Angelo Pusterla, le cui opere riprendono il tema della terracotta nel suo naturale colore appena ravvivato da patinature trasparenti. Su questo stesso piano è allestita la mostra delle opere selezionate per il concorso internazionale «Ceramics in love 2023». Il concorso, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione, raccoglie un insieme di opere di grandissimo interesse estetico, 130 provenienti dall'Italia e da ben 22 diverse nazioni del mondo. Al piano nobile del Palazzo Botton è allestita la mostra dell’artista faentino Mirco Denicolò con le sue particolarissime ceramiche frutto del suo soggiorno a Castellamonte. Le opere sono commentate da 16 disegni. Nella medesima sala anche le opere degli studenti del Liceo Artistico Statale «Felice Faccio» realizzate durante uno stage condotto dallo stesso Mirco Denicolò insieme ai docenti della sezione design della ceramica nell’anno scolastico 2019/2020. Sul medesimo piano si torva la mostra omaggio al Marocco, alla sua splendida e sfavillante ceramica.
Ancora al piano nobile: nell’ambito della collaborazione nata fra le Tre terre Canavesane e la città di Matera, l’installazione di Damiana Spoto e Raffaele Pentasuglia «Attraversamento meridiano». Un’opera dal carattere fortemente identitario della Basilicata. La scuola di Castellamonte, dall'infanzia al liceo artistico, sarà presente con i lavori in ceramica realizzati dai bambini e dagli studenti delle diverse classi con la terra rossa che identifica il territorio.
Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, sarà ospitata la collezione permanente delle «ceramiche sonore», ovvero i fischietti in terracotta provenienti da tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani noto a tutti come Clizia e da lui donati alla città. Nella stessa sede espositiva faranno bella mostra i fischietti in terracotta del recente concorso «Ceramiche sonore 2023», con opere provenienti da tutta Italia e anche dalla Polonia, 50 gli artisti con ottanta opere. Al primo piano è esposto l’ampio e articolato progetto di restyling della rotonda antonelliana realizzato dagli studenti della Facoltà di architettura di Torino, già allievi del liceo «Renato Cottini». Un progetto volto al futuro per una maggior fruibilità dello spazio visto soprattutto come luogo d’incontro, ma anche per sostare all’ombra degli alberi e ammirare opere d’arte. Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, come buona consuetudine, il Cna propone le sue ceramiche da indossare.
Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati i punti espositivi privati che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della mostra. La storica Fornace Pagliero 1814 vede tra le sue mura la presenza della mostra Kéramos della Galleria Gulli di Savona, una personale dell’artista Nino Ventura e un’esposizione delle opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte. Al Cantiere delle Arti si potranno ammirare le ceramiche artistiche di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyn e Davide Quagliolo, raccolte nelle collezioni «Sussurro della Terra» e «Sinfonie». La Casa della Musica ospita invece una personale di Brenno Pesci, dal titolo «Musicanti». Saranno ovviamente aperte e visitabili le aziende e le botteghe dei ceramisti castellamontesi, quali la ditta La Castellamonte di Roberto Perino, Ceramiche Castellamonte di Elisa Giampietro, Ceramiche Camerlo di Corrado Camerlo e Ceramiche Grandinetti di Maurizio Grandinetti.
Orari della mostra dal martedì al venerdì ore 16-20; sabato e domenica dalle ore 10 alle 20. Ingresso libero.