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CASTELLAMONTE - La solidarietà e la capacità e voglia di mettersi in gioco per aiutare gli altri sono un filo speciale che unisce i cuori di tutti. Lo sa molto bene Robert Giambra. Nato a Torino nel 1978, il castellamontese sta per partire per un viaggio incredibile. In sella alla sua adorata bicicletta il prossimo lunedì 30 giugno partirà dalla città della Mole e pedalerà dalle Alpi piemontesi fino a Bari, per raggiungere (il 22 luglio) il mare della Puglia. Si tratta di un’avventura incredibile, di 1500 chilometri in solitaria per sensibilizzare l’opinione pubblica, raccogliere fondi per la ricerca e far conoscere la malattia di Kennedy: l'Atrofia Muscolare Bulbo Spinale (SBMA), una patologia neuromuscolare rara e progressiva, trasmessa geneticamente.

E’ un progetto promosso da Aimak, associazione italiana nata con lo scopo di informare, assistere e sostenere le persone affette dalla malattia di Kennedy e i loro familiari, e di promuovere la ricerca per una cura. L’iniziativa «ciclistica» ha il patrocinio gratuito di Air – Fondazione Telethon. Un colpo di pedale alla volta, Robert farà tappa in sei città italiane dove ci sono i principali centri di Neurologia del nostro Paese, che hanno in carico (o prenderanno in carico) chi ha questa malattia. Qui Robert Giambra incontrerà medici, pazienti e le loro famiglie. «Ogni tappa – fanno sapere da Aimak - sarà raccontata in un video-diario autentico sui social: un viaggio tra montagne, città e persone, per costruire consapevolezza e dare voce a una comunità che merita attenzione».

«Adoro andare in bici e ogni anno organizzo un viaggio in solitaria – racconta Robert Giambra, che insegna alla British School di Castellamonte e ha vissuto dal 1991 fino a 8 anni fa con la famiglia negli States – Quest’anno avevo intenzione di andare a trovare un mio amico e allievo, Fabrizio, che vive a Roma. Chiacchierando insieme, è stato lui a propormi di fare quest’avventura per Aimak Italia. La forza che Fabrizio ha nel modo in cui gestisce la malattia e l’Associazione, e il supporto che dà a chi deve convivere con la stessa patologia, mi hanno ispirato. Ho così voluto dare il mio piccolo contributo per aiutare a far conoscere la SBMA. Ho deciso di farlo, ovviamente, per sensibilizzare tutti e raccogliere fondi per l’associazione, ma anche per essere d’esempio. Mi piace pensare che questa mia iniziativa possa dare speranza e forza a chi quotidianamente lotta contro l'Atrofia Muscolare Bulbo Spinale e alle persone che stanno loro accanto. Vorrei che questo viaggio spingesse i giovani e non solo loro a darsi da fare per aiutare gli altri. Viviamo in una società un po’ cinica ed egoista, ma, insegnando, vedo che le nuove generazioni vorrebbero fare qualcosa e dare una mano. A volte sono un po’ incerti e titubanti. Non sanno come fare. Sono una persona positiva e credo veramente in un futuro migliore e che fare del bene generi del bene».

Al termine del viaggio verrà realizzato un documentario su questa piccola grande impresa compiuta da Robert Giambra con l’obiettivo di far sentire la voce di chi lavora per la ricerca. «Questo nuovo viaggio, per Aimak e per tutti i pazienti Kennedy, mi darà la possibilità di avvicinarmi ancora di più al vero senso della vita e mi farà crescere anche umanamente. Il mio bisnonno, veterano della Seconda Guerra Mondiale, mi diceva, quando ero piccolo: “Fare del bene non costa nulla” – conclude Robert – Ho fatto miei questi insegnamenti, ricevuti in famiglia. Aiutare mi viene d’istinto. Voglio ringraziare fin d’ora chi ci seguirà in questo viaggio e darà un contributo per sostenere Aimak. Un ringraziamento speciale, infine, va a Fabrizio per avermi dato l’opportunità, in un periodo in cui le notizie negative sono tante, di portare in giro per l’Italia un messaggio positivo a tutte le generazioni». Per chi volesse seguire il viaggio di Robert Giambra o avere informazioni sulla malattia di Kennedy lo può fare attraverso il sito di Aimak: https://aimak.it/ oppure attraverso le pagine facebook di Robert Giambra e Aimak stessa.