CIRIE’ - Ha il sorriso contagioso e un paio di occhi luminosi che guardano al futuro con la determinazione di chi sogna un mondo migliore e più sicuro per tutti. Si chiama Aurora Di Nardo, viene da Ciriè, ha 23 anni e ed è una brillante ingegnere aerospaziale che in Germania sta lavorando ad un importante progetto universitario: utilizzare i droni per «mettere le ali» ai defibrillatori con l’obiettivo di combattere gli arresti cardiaci e salvare più vite possibili.
Quando si verifica un infarto è fondamentale che lo strumento salvavita raggiunga il paziente nel minor tempo possibile. Lo sa bene la giovane canavesana Aurora Di Nardo e con lei lo sanno i suoi colleghi di studi all’Università di Monaco di Baviera, impegnati nel progetto Horyzn: «Ho frequentato il Liceo scientifico Galileo Galilei dove mi sono diplomata con 100. Ho poi conseguito la laurea triennale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino e al momento sto conseguendo la laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale all’università tecnica di Monaco di Baviera. Qui faccio parte di questo progetto studentesco il cui scopo è costruire droni. La nostra ultima missione è stata realizzare un drone che portasse un defibrillatore per intervenire in rapidità in caso di arresto cardiaco».
Si tratta di un team studentesco di più di 70 ragazzi che lo fanno per passione non ricevendo alcun compenso economico. «Uno studio tedesco ha dimostrato come nelle zone rurali l'arrivo dell'ambulanza spesso impiega molto tempo. A volte troppo: nell’89% dei casi infatti chi è colpito da infarto non sopravvive – spiega la 23enne ciriacese - Attraverso l'uso dei droni possiamo ridurre il tempo prima dell'applicazione di un defibrillatore, aumentando così le possibilità di sopravvivenza di un paziente fino a tre volte. Stiamo lavorando anche per creare un’app specifica che metta in connessione tutti i “primi soccorritori”, in modo che lo strumento salvavita giunga nelle mani di chi lo sa usare ed è più vicino possibile a dove c’è bisogno. Siamo 5 team che collaborano insieme a questo progetto. La nostra squadra si occupa dell’ambito avionico, della parte elettronica di costruzione del drone e dei test di volo».
Con grinta, costanza e passione Aurora DI Nardo ha bruciato le tappe del suo percorso di studi, ma i sogni nel cassetto e gli obiettivi futuri da centrare non mancano: «Inizialmente ero molto affascinata dalla componente “spaziale” della materia dei miei studi. Uno dei miei idoli era, infatti, Samantha Cristoforetti. Con il passare del tempo, studiando e lavorando in Università, ho scoperto che mi piace molto anche la parte legata al volo, ai droni e alla mobilità urbana. Non mi dispiacerebbe continuare ad operare in questo campo».
Mai arrendersi e smettere di inseguire i propri obiettivi, ecco il segreto di Aurora DI Nardo: «Sono arrivata in Germania nell’ottobre 2020, quando la pandemia sembrava dare un po’ di tregua. Non è stato così. In questa situazione come nella vita credo sia importante non fermarsi, non farsi penalizzare anche se non è semplice. Le occasioni ci sono. Viaggiare e conoscere aiutano a cresce sia a livello professionale che umano. Un grazie speciale poi lo devo alla mia famiglia, che mi sostiene in tutto. Senza di loro non sarei qua. Un ringraziamento lo voglio rivolgere anche al Liceo Galileo Galilei di Ciriè e ai suoi professori. E’ una scuola ottima, che consiglio davvero a tutti».