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RIVAROLO CANAVESE - Recitare, secondo un celebre aforisma, vuol dire regalare emozioni. Quelle che non mancano, grazie anche alla prova dei suoi attori, in «Fuochi d’artificio»: serie televisiva italiana diretta da Susanna Nicchiarelli e tratta dal romanzo omonimo di Andrea Bouchard. La fiction, che racconta la Resistenza attuata da alcuni giovanissimi partigiani nelle valli piemontesi durante il fascismo, è in onda in prime time in questi giorni su Rai Uno (terza e ultima puntata in programma il prossimo 25 aprile). Si tratta di una produzione che parla un po’ anche canavesano, dato che sul set si sono messi in luce diversi talentuosi ragazzi del nostro territorio.

Tra di loro c’è Carla Regina Fantetti. Dopo una serie di lunghi casting tra Torino e Roma, la teenager rivarolese, con impegno e determinazione, ha ottenuto il ruolo di Boschi, la compagna di classe di Marta e Sara: due protagoniste dell’appassionante serie. Sono diverse le scene che hanno visto partecipare Carla. Su tutte ha rubato l’occhio quella in cui recita una poesia in aula. Le riprese a cui ha partecipato con entusiasmo l’allora 12enne canavesana sono durate per tre giorni e si sono volte in Val di Susa. Per entrare pienamente nel personaggio e adattarsi all’epoca storica della fiction, Carla Regina Fantetti ha accettato con naturalezza anche il taglio dei capelli, vivendo questo gesto come parte integrante del suo lavoro da attrice.

«Il 31 marzo 2025 ha vissuto un momento di grande emozione vedendosi per la prima volta sullo schermo, in occasione dell’anteprima della serie al Cinema Romano di Torino, insieme alla regista e al cast – raccontano i genitori di Carla, che oggi ha 14 anni e frequenta il primo anno del liceo scientifico a Torino - Recitare rappresenta per lei una passione autentica. Il suo sogno è quello di proseguire il percorso artistico intrapreso, continuando a crescere sia come attrice che come persona». «È stata un'esperienza unica, recitare sotto la direzione di Susanna e partecipare a una serie che affronta un tema così importante come quello della Resistenza – spiega la giovane rivarolese, che è di madrelingua italiana e francese - Mi è piaciuto viaggiare tra Torino, Roma e la Val di Susa, imparare la mia parte per il ruolo di Boschi, conoscere meglio il mondo del cinema e anche cambiare aspetto per adattarmi al personaggio e al periodo storico».