SPARONE - E’ un giovane e talentuoso chef canavesano il vincitore del primo premio assoluto under 25 ai Campionati italiani di cucina, organizzati dal 18 al 20 febbraio 2024 dalla Federazione Italiana Cuochi a Rimini in occasione della manifestazione «Beer & Food Attraction». Si tratta del 23enne di Sparone, Martin Magnino, che nel contest ha conquistato con merito anche la medaglia d’oro nella categoria K1 Junior cucina calda.
Martin ha studiato alla scuola alberghiera della Valle d’Aosta di Chatillon e lavora alla «La Rocca di Sparone», storico e rinomato locale fondato dal nonno Gianni e gestito dal padre Ernesto. Il suo piatto ha valorizzato alla perfezione la fontina dop conquistando tutti. «La fontina è stata scelta come materia prima ufficiale per le diverse gare. E’ stato l’ingrediente principale delle ricette sulle quali ci siamo misurati – racconta il cuoco sparonese – Io l’ho interpretata in tre consistenze: grattuggiata sotto, in forma di spuma sopra, mentre per la parte croccante l’ho cotta al microonde. A questo ho aggiunto un nido di sedano rapa e spaghetto fritto con appoggiato un uovo di quaglia pochè». Ad impreziosire e a rendere unica la creazione di Martin Magnino ci hanno poi pensato petto e coscia di quaglia spadellate e impiattate su un’insalata di cavolini di Bruxelles condita, in un trionfo di freschezza, con olio di nocciole.
«Ero già felicissimo della medaglia d’oro nella categoria K1 junior – spiega il 23enne canavesano che è alla sua quarta partecipazione ai Campionati italiani di cucina – Vincere anche il primo premio assoluto è stata un’emozione indescrivibile. Un grazie lo voglio rivolgere alla mia famiglia, che mi segue in ogni passo. Quando preparo i miei piatti loro li assaggiano per primi, sono i miei giudici di fiducia. La cucina è una passione che ho ereditato da loro. Sono entrato in questo mondo fin da piccolo. Lavoro al ristorante La Rocca di Sparone e d’estate, per fare esperienza e arricchire il mio bagaglio culturale, mi piace fare degli stage di alcune settimane in ristoranti rinomati di Torino. I sogni nel cassetto ci sono e sono anche grandi, come per esempio portare il nostro ristorante nella Guida Michelin. Tuttavia, resto con i piedi per terra. In questo lavoro ci vogliono soprattutto passione, impegno e voglia di imparare sempre».