VIDRACCO - Arriva dalla Valchiusella e dal Canavese uno dei mieli vincitori del concorso «Mieli Tipici Piemontesi, Franco Marletto» 2023, organizzato da Aspromiele, l’associazione regionale dei produttori apistici del Piemonte. Si tratta dei gustosissimi prodotti realizzati dall’Apicoltura «Val di Miele» di Tiziano Creola di Vidracco. In particolare, i mieli hanno conquistato il primo premio nella categoria «castagno» con il punteggio di 90,1. E’ una conferma, in questa categoria dopo il terzo posto del 2022). E’ arrivato anche per l’apicoltore valligiano il secondo premio nella categoria «millefiori di montagna» con 87,7 punti.
Questa edizione con più di 460 campioni presentati, conferma la continua crescita del contest, che dodici mesi fa aveva registrato circa 400 campioni presentati. I numeri certificano il successo dell’iniziativa: 120 mieli di castagno, 80 di millefiori di alta montagna delle Alpi, 50 di acacia, 40 di rododendro, 40 di millefiori di pianura, 40 di millefiori delle Prealpi. «Una riconferma che la Valchiusella riesce ad esprimere delle eccellenze gastronomiche anche nel settore dell’apicoltura. Un’apicoltura montana di resilienza che valorizza il territorio di queste valli a vocazione pastorizia, ancora preservate nella loro integrità ambientale – commenta Tiziano Creola - Il miele è stato valutato da giurie composte da assaggiatori regolarmente iscritti all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele».
La consegna dei diplomi è avvenuta durante il convegno annuale di Aspromiele svolto a fine 2023 a Oleggio nel novarese. «Purtroppo non è tutto “rose e fiori” per le api in questi tempi; il cambiamento climatico è particolarmente difficile per queste piccole creature, dove le temperature elevate dell’autunno e trattamenti meno efficaci, hanno contribuito a reinfestazioni di patogeni delle api, sta portando a una moria preoccupante. Ma anche un nuovo nemico è già alle porte del territorio torinese, la vespa velutina: un antagonista delle api proveniente dall’Asia, decisamente più pericoloso del nostro calabrone – ha spiegato sui social Tiziano Creola di Apicoltura Val di Miele - Tutte queste difficoltà rendono sempre più oneroso gestire questo tipo di attività, anche perchè paradossalmente il prezzo del miele nella grande distribuzione continua a scendere, complici politiche di importazione che spesso non tengono conto della qualità. Solo noi possiamo contribuire a mantenere vive e attive le nostre eccellenze del territorio, sostenendoci, promuovendoci e creando sinergie».