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CANAVESE - Per l'Italia è un momento critico: la crisi dell'auto che coinvolge vasti settori dell'economia, i dazi imposti dagli Stati Uniti sul nostro export e i venti di guerra che soffiano sul vecchio continente non fanno altro che porre sulle spalle di tutti nuovi macigni. La povertà è in aumento. Eppure, nonostante ciò, c'è anche una maggiore disponibilità verso il prossimo, soprattutto se è in difficoltà.

Come esempio riportiamo i dati finali delle Giornate della Raccolta del Farmaco che si sono svolte dal 4 al 10 Febbraio. A livello nazionale sono stati raccolti 640.000 farmaci per un valore di oltre 5 milioni di euro. Le farmacie coinvolte sono state circa 5.900 con l'impegno di ventimila farmacisti e ventiseimila volontari. Sì possono così aiutare quasi mezzo milione di poveri.

In Piemonte sono stati raccolti quasi 78 mila medicinali (pari a oltre 700 mila euro) con un aumento del 15% rispetto al 2024 e permettendo a centomila persone in condizione di povertà di curarsi tramite 150 realtà assistenziali del territorio convenzionate con la Fondazione del Banco Farmaceutico, organizzazione del terzo settore, nata venticinque anni fa.

E l'aumento è stato ancora più alto sul territorio di Ivrea, Chivasso e Canavese. Si sono infatti raccolti oltre 4.500 farmaci, il 20% in più dello scorso anno. Fondamentale il supporto dei volontari tramite associazioni o disponibilità di singoli. In diversi comuni anche gli assessorati al volontariato hanno contribuito al coordinamento dei vari gruppi, in particolare, la Croce Rossa, la Caritas, la San Vincenzo, Comunione e Liberazione, gli Alpini, i Lions, Leo e Rotary Club. Gruppi eterogenei ma tutti legati tra loro dal filo d'oro della solidarietà, una speranza per tutti, una speranza che divampa. (P.r)