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ALBIANO - Casa della Madia di Enzo Bianchi (nella foto), ad Albiano d'Ivrea, aprirà i battenti il prossimo 9 settembre. L'annuncio sui canali social gestiti dalla stessa struttura. «Noi di Casa della Madia, insieme al Monastero di Cellole e alla Comunità monastica di Cumiana, formiamo una comunione fraterna che ha come fondamento il seguire la Regola di Bose scritta nel 1972 da fr. Enzo Bianchi, fondatore di Bose. Questa comunione si esprime in un forte legame di fraternità, visite e scambi frequenti, sostegno e aiuto reciproco, collaborazione in alcune attività e celebrazioni comuni nel corso dell’anno». Sabato 9 settembre si svolgerà l'inaugurazione ufficiale della fraternità.

Casa della Madia è una fraternità cristiana composta da alcuni uomini e donne che condividono stabilmente la vita, il lavoro e la preghiera comune. «Siamo semplici laici che cercano di vivere il Vangelo nella vita comune a servizio dei fratelli e delle sorelle, e tra loro soprattutto gli ultimi e i poveri. Siamo un luogo di incontro, di fraternità e sororità, una tavola approntata per la condivisione e lo scambio delle parole, degli affetti e della speranza. Abbiamo vissuto per decenni nella Comunità monastica di Bose e ora continuiamo la vita che abbiamo fatto restando fedeli alla nostra vocazione monastica e alla professione dei voti di celibato e di vita comune».

Enzo Bianchi è nato a Castel Boglione (AT) in Monferrato il 3 marzo 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità la quale è giunta a contare novantadue membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele) (1981-2016), Ostuni (BR), Assisi (PG), Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella San Paolo (RM). È stato priore della comunità dalla fondazione fino al 25 gennaio 2017.

Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nel 2007 ha ricevuto il “Premio Grinzane Terra d’Otranto”, nel 2009 il “Premio Cesare Pavese” e il “Premio Cesare Angelini” per il libro  Il pane di ieri, nel 2013 il “Premio internazionale della pace”, nel 2014 il “Premio Artusi”, nel 2016 il “Premio Europeo Emmanuel Heufelder per l’opera di Ecumenismo e Dialogo”. Dal 2014 è cittadino onorario della Val d’Aosta e di Nizza Monferrato, dal 2017 della città di Palermo. Nel 2019 ha ricevuto il premio Resistenza Città di Omegna, e il premio Persona Fraterna dalla diocesi di Lanusei. Nel 2022 ha ricevuto il Premio letterario Giampaolo Rugarli.