BOLLENGO - Celebrata lunedì scorso, 10 giugno 2024, a Bollengo, con un'iniziativa spontanea, la ricorrenza del centesimo anniversario dell'omicidio di Giacomo Matteotti. «Figura che è patrimonio della cultura antifascista e del riformismo socialista e che non si voleva venisse ricordata sottotono, superando una sorta di amnesia che pare aver colto l'Italia per un secolo intero - scrive in merito il sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca - un secolo nel quale è andata un pò dispersa la memoria dell'impegno concreto di un politico che sta all'interno della sinistra italiana, nel solco della tradizione democratica delle socialdemocrazie europee».
In contrasto, anche duro, con le posizioni comuniste gramsciane, le idee politiche di Matteotti non erano contrarie alla lotta di classe ed alla prospettiva di una rivoluzione sociale, ma si adattavano pragmaticamente alla realtà di un Paese in cui la forza è dalla parte dei padroni e le battaglie si devono fare in contatto con la piazza, ma con i piedi ben piantati all'interno delle Istituzioni.
«A cento anni dalla sua morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista, diventa importante richiamare la visione politica di un politico scomodo, per analizzarne il pensiero e la statuta morale, andando oltre la celebrazione del martire. Un grazie sentito a chi ha avuto l'idea ed ha proposto l'iniziativa», aggiunge il sindaco. Foto tratte dalla pagina Facebook del sindaco Ricca.