BOLLENGO - Mancano medici di famiglia. Negli ultimi giorni, è una criticità che ha caratterizzato la comunità di Bollengo, dopo la notizia del pensionamento del dottor Roberto Roffino, storico medico del paese con 1500 mutuati. Il sindaco Luigi Sergio Ricca ha raccolto le preoccupazioni della popolazione, scrivendo in Regione e diventando portavoce di una situazione delicata.
«Capisco le problematiche legate al sistema sanitario, ma è indispensabile accelerare e migliorare la comunicazione con i cittadini. L’avviso della necessità di cambiare dottore è arrivato ai suoi assistiti soltanto cinque giorni prima - ha affermato il primo cittadino, riconoscendo il disagio causato dalla mancanza di medici nella zona - Questa mattina l'Azienda sanitario locale mi ha contattato, confermando che la carenza di medici di famiglia è una problematica che interessa non solo la nostra area, ma tutto il territorio nazionale. La situazione è grave da tempo, e la Regione, pur compiendo sforzi, non riesce a far fronte a questa emergenza in modo sufficiente. Lo scorso anno, 1.800 nuovi medici sono stati incaricati come medici di famiglia, tuttavia non è abbastanza».
Sarebbero 200 le persone, adesso, ancora senza medico curante. Luigi Sergio Ricca ha sottolineato un aspetto chiave: «È importante ricordare che i medici non sono dipendenti né della Regione né dell'ASL, ma sono convenzionati per offrire il loro servizio. Questo complica ulteriormente la gestione della situazione». Nonostante l’assegnazione di un nuovo medico, il giovane dottor Tommaso Romeo, la vicenda rimane complessa come spiega il borgomastro bollenghino: «Purtroppo, anche il dottor Romeo, che si prenderà cura di parte dell'area è già sovraccarico e non può più accettare nuovi pazienti. L'altro medico disponibile andrà in pensione a novembre, e non rappresenta una soluzione a lungo termine per la nostra comunità. In pratica, abbiamo un distretto con medici già pieni, il che è un problema». La preoccupazione maggiore riguarda la popolazione anziana, che fatica a trovare assistenza vicino casa. «Tanti pazienti del dottor Roffino si sono ritrovati senza medico di riferimento. Alcuni sono stati costretti a cercare assistenza in città come Borgomasino, Vestignè o Ivrea, ma per gli anziani non è semplice doversi spostare in auto per ricevere cure - ha specificato Ricca - Non è una soluzione praticabile per tutti».
Il sindaco ha già richiesto un intervento alla Regione, da cui attende un riscontro: «Ho chiesto al presidente della Regione Piemonte e all’assessore competente uno sforzo concreto per trovare un medico disponibile per la nostra comunità. Stiamo vivendo una crisi che non può essere ignorata. Una delle possibili soluzioni, a cui si potrebbe pensare, sarebbe quella di aumentare il limite massimo di pazienti che un medico può accettare. Tuttavia, anche in questo caso, dobbiamo vedere se i medici sono disposti a prendersi in carico un numero maggiore di pazienti». Il sindaco di Bollengo ha poi concluso con un appello chiaro e deciso: «La situazione è questa, ed è necessario che chi si trova più in alto nelle istituzioni si accorga dei problemi che stanno vivendo i piccoli Comuni come il nostro. Serve aiuto e, soprattutto, continuità. Non possiamo lasciare che le comunità locali affrontino da sole situazioni di questa portata». (Lucrezia Benedetto)