BORGOFRANCO IVREA - Il caos viabilità dei giorni scorsi, provocato dai tir fatti uscire obbligatoriamente dall'autostrada Torino-Aosta per le code al traforo del Monte Bianco, ha riportato d'attualità il problema del traffico nei paesi della zona. Il sindaco di Borgofranco, Fausto Francisca, attraverso i social, è tornato a lanciare l'allarme.
«Forse tutti se lo sono dimenticati, ma Borgofranco e Baio non possono far transitare i Tir di 44 tonnellate sul loro territorio. Il passaggio di Tir di tale tonnellaggio causa danni a fognature e sottoservizi lunghe le strade. Eppure nonostante tutto, quando l'autostrada è bloccata, tutto il traffico dei mezzi operanti viene a transitare nei centri di Ivrea, Montalto, Borgofranco e Baio. È intollerabile». Il problema si è ripresentato pesantemente nei giorni scorsi. «Perchè nessuno blocca i Tir sull'autostrada? Perchè transitano Tir che trasportano gas liquido all'interno degli abitati. I sindaci di Ivrea, Montalto e Borgofranco protestano da anni, tutti concordano ma nessuno interviene. È ora di finirla».
Secondo il sindaco non bastano i piani di protezione civile per i disagi: residenti e territorio devono già «subire il disagio dei passaggi a livello che rimangono chiusi per tempi eterni, se si aggiungono i danni dei Tir che percorrono strade inadeguate, allora manca la volontà politica di trovare una soluzione. Da anni si chiede la liberalizzazione dei tratti autostradali tra Albiano, Scarmagno e Quincinetto con ingressi "a raso" a San Bernardo e Baio Dora, in modo da utilizzare senza costi il tratto autostradale attuale come tangenziale di Ivrea.
Troppo semplice?».
«A nord di San Germano, dalla statale 26, partirebbe una nuovo tratto lungo il canale scolmatore per raggiungere, passando dietro Montebuono, tramite provinciale, la circonvallazione di Baio per immettersi in autostrada direttamente utilizzando le rotonde attuali. Stessa cosa a San Bernardo. Troppo semplice e forse troppo poco costoso. Sarebbe una soluzione ambientalmente poco gravosa ed estremamente efficace. Perché non si attua? Ce lo chiediamo in molti...».