BRANDIZZO - Alcuni manichini insanguinati sono stati esposti l'altro giorno alla stazione di Porta nuova a Torino, in occasione di una manifestazione dell'Usb per protesta contro la morte di cinque operai travolti da un treno in transito alla stazione di Brandizzo. Sopra alle figure in plastica adagiate per terra e macchiate di rosso è stato piazzato un cartello con la scritta: «Più di tre morti al giorno da infortuni sul lavoro in Italia. Mobilitiamoci».
«A luglio abbiamo fatto uno sciopero sulla sicurezza nei trasporti , non per aumentare gli stipendi, ma sull'organizzazione del lavoro che mette pressione sulle persone. E il ministro competente ha pensato che andasse messo in discussione lo sciopero, senza neanche discutere le ragioni perché eravamo in luglio. Capisce l'ipocrisia? Bisogna fare scelte di cambiamento. Da mesi chiediamo un intervento, norme più restrittive sulla sicurezza», ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
C'è stato anche un incontro tra i dirigenti di Rfi e i sindacati di categoria dopo la richiesta di questi ultimi di un confronto in seguito all'incidente ferroviario nella stazione di Brandizzo. "Nonostante siano stati compiuti molti passi in avanti per elevare gli standard di sicurezza sul lavoro, oggi dobbiamo fermarci a riflettere sulla catena di eventi che ha spezzato le vite di cinque lavoratori e mettere in campo ulteriori interventi per evitare il ripetersi di tragedie del genere. In attesa di approfondire le dinamiche dell'incidente e ricevere risposte dalle indagini in corso, abbiamo manifestato a Rete Ferroviaria Italiana la necessità di internalizzare quanto più possibile le attività di manutenzione e di intensificare le attività di formazione e di controllo attraverso l'implementazione dei piani e dei programmi operanti per la manutenzione ferroviaria. Contestualmente abbiamo richiesto di incrementare gli investimenti sulla sicurezza," spiega la Fit-Cisl in una nota, dopo l'incontro.