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BRANDIZZO - Il mondo sindacale si muove compatto dopo l'ennesimo incidente sul lavoro. «La terribile notizia della tragedia sulla linea ferrovia Torino-Milano ci lascia sgomenti e il primo pensiero non può che essere di cordoglio e vicinanza alle famiglie - die Massimiliano Campana, segretario generale Filca-Cisl Piemonte - abbiamo piena fiducia nell’operato degli inquirenti che dovranno fare piena luce, ma va ribadito con forza che chi lavora deve operare, sempre e comunque, in condizioni di piena ed assoluta sicurezza, solo così queste tragedie potranno essere evitate e la drammatica scia di sangue che sta gravando sulle lavoratrici e sui lavoratori potrà essere fermata. Da sempre ci battiamo quotidianamente, anche grazie al prezioso lavoro dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e attraverso le proposte che come Filca-Cisl abbiamo elaborato e portiamo avanti con determinazione, a partire dalla patente a punti sulla prevenzione che premi le imprese che investono in formazione, prevenzione ed innovazione tecnologica». 

«In questo momento così doloroso, insieme alle strutture confederali, come Filca-Cisl Piemonte siamo pertanto pronti alla mobilitazione, a partire dallo sciopero generale dell’edilizia del Piemonte, per portare l’attenzione sul dramma delle morti e degli infortuni sul lavoro, convinti come siamo che il lavoro è occasione di futuro e speranza, non di morte e incidenti come troppo spesso accade».

«Un’altra drammatica e inaccettabile tragedia sul lavoro si è consumata la notte scorsa a Brandizzo, alle porte di Torino. Nel tragico incidente, di cui non si conoscono ancora le cause, sono stati uccisi da un treno cinque lavoratori della Si.Gi.Fer di Borgovercelli, che effettuavano la manutenzione nei pressi della stazione. Nell’esprimere profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime – dicono i segretari generali di Cgil Cisl Uil Torino, Gabriella Semeraro, Domenico Lo Bianco, Gianni Cortese - lanciamo l’ennesimo allarme e il grido di dolore per l’inarrestabile sequenza di morti sul lavoro. Dopo la strage della ThyssenKrupp e quella recente di via Genova, Torino e il Piemonte continuano ad essere teatro delle più grandi tragedie collettive sul lavoro». 

«Da troppo tempo denunciamo le gravi lacune che riguardano la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma intanto continuano incessantemente le morti, in molti casi favoriti dalla precarietà, dai mancati investimenti in sicurezza, dalla scarsa ed inadeguata formazione, dall’esiguità del numero di controlli a causa dell’insufficienza di personale, dalla mancata adozione di adeguate misure di repressione nei confronti dei responsabili di irregolarità. In attesa che l’autorità giudiziaria accerti cause e responsabilità del drammatico incidente, lanciamo un segnale forte alla politica e alle istituzioni locali e nazionali, al mondo delle imprese, a chi deve garantire prevenzione e coordinamento delle iniziative di prevenzione e sicurezza, per un impegno comune e costante volto ad assicurare le condizioni per un lavoro sicuro, rispettose del diritto alla vita».