BUROLO - Burolo ha un nuovo cittadino onorario. E’ Maurizio Scandurra, già cittadino onorario anche di Montiglio Monferrato, giornalista radiotelevisivo cattolico noto per le sue frequenti incursioni in qualità di eclettico opinionista a «La Zanzara» di Radio24, il celebre talk-show radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. A conferire l’onorificenza il sindaco Franco Cominetto con l’approvazione unanime di tutto il Consiglio Comunale. Uno dei motivi per il conferimento della cittadinanza è stato il dono di propria spontanea iniziativa di due preziose opere pittoriche di grandi dimensioni raffiguranti soggetti religiosi per la chiesa parrocchiale.
Le opere sono state inaugurate e benedette sabato 12 ottobre 2024 alle 18 nel corso della Santa Messa prefestiva presieduta dal parroco di Burolo in concelebrazione con il rettore del santuario di San Pancrazio in Pianezza, padre Giuseppe Cortesi, e padre Giuseppe Martinelli in rappresentanza dei Padri Passionisti di San Paolo della Croce che animano il convento torinese. Presenti anche le autorità di Burolo e l’artista Diego Crozza che ha firmato i pregiati dipinti.
Alle 16 si è tenuta invece la cerimonia ufficiale di conferimento dell’onorificenza al giornalista torinese nella sala congressi del Comune di Burolo. La sera stessa, dopo la funzione religiosa, Maurizio Scandurra, anche critico musicale, ha partecipato a «C’era una volta la canzone italiana», un dialogo-intervista fra musica e parole con il raffinato e intenso cantautore astigiano Danilo Amerio, reduce dalla partecipazione a «The Voice Senior 2024» su Raiuno con Antonella Clerici nel Team di Gigi D’Alessio.
Per Maurizio Scandurra, «il Comune di Burolo è una piccola perla incastonata ai piedi delle Alpi, con lo sguardo incantato rivolto alla pianura che strizza l’occhio allo specchio d’acqua di Viverone. Mi legano a questa terra l’amicizia fraterna con il sindaco Franco Cominetto, il vicesindaco Renato Chiej, la giunta, il valente imprenditore burolese Gianni Bessolo Pejla leader nella lavorazione dell’acciaio inox e il parroco Giovan Battista Giovanino, che ringrazio tutti di cuore per aver accolto con entusiasmo questo dono, quale testimonianza di fede. Ho dedicato i dipinti ai miei nonni Giuseppe e Odetta Macaluso, Rosa e Salvatore Scandurra, esempi di fede, famiglia e lavoro».