CALUSO - Il centro dialisi di Caluso non chiude ma non tornerà nemmeno ai livelli pre-covid. Lo ha confermato oggi, rispondendo ad un question time del consigliere del Pd, Alberto Avetta, l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi. «L'Asl To4 ha ribadito che non è in previsione alcuna chiusura del Cal (Centro assistenza limitata) di Caluso e l'attività erogata con l'attuale personale è adeguata al fabbisogno - ha spiegato in aula Icardi - a Caluso è prevista l'attivazione di una casa di comunità, che potrà incrementare l'erogazione dei servizi».
D'altro avviso Avetta: «Ci fa piacere apprendere che il servizio dialisi a Caluso non chiuderà (un'ipotesi che peraltro nessuno prende in considerazione), ma ci pare evidente che la Regione Piemonte non ha intenzione di riattivare a pieno regime il servizio del Cal, che continuerà così a svolgere un’attività ridotta. In questo modo il problema della carenza del personale viene scaricato sui pazienti e sulle loro famiglie».
«Il Cal di Caluso ha drasticamente ridotto la sua attività prima durante l'emergenza covid e poi, da giugno 2023, passando da 6 a 3 giorni di attività, seguendo solo più 24 pazienti anziché i 72 precedenti. Una situazione che avrebbe dovuto essere limitata nel tempo e che, invece, ad oggi purtroppo permane. Sostenere che per l’Asl il servizio è adeguato, vuol dire ignorare il fatto che il Canavese è grande e necessita di servizi capillari. Oggi abbiamo pazienti molto anziani costretti a recarsi dall’eporediese o dal calusiese a Castellamonte».