CALUSO - Bus stracolmi, gli studenti restano a piedi. E' successo diverse volte, nei giorni scorsi, a Caluso e Chivasso. Circostanza che ha costretto genitori e studenti ad alzare la voce vista l'inadeguatezza del servizio. Qualcosa, a quanto pare, si muove: venerdì l'assessore regionale ai trasporti Gabusi e l’Agenzia Mobilità Piemontese affronteranno la questione dei disagi patiti dagli studenti nell’area del calusiese e chivassese, costretti a viaggiare su bus strapieni o ad essere abbandonati alle fermate, causa raggiungimento del massimo carico previsto, costringendo i genitori a recuperarli.
«Una situazione intollerabile che si ripresenta puntualmente a settembre - affermano dal Consiglio regionale la capogruppo del Pd, Gianna Pentenero, ed il consigliere Dem Alberto Avetta - bene ha fatto il Presidente del Consiglio di Istituto del Martinetti di Caluso (scuola che conta 1185 allievi), a sollevare il problema con una lettera aperta assai dettagliata. Ancora una volta i problemi sono legati alla mancanza di personale. Di fronte a casi come questi, gravi quanto noti, la giunta Cirio deve dimostrare se crede oppure no al trasporto pubblico locale, il che vuol dire investire ed assumere. Altrimenti, se a ogni inizio di anno scolastico non ci resta che dire a studenti e genitori di pagare l’abbonamento, di portate pazienza e di fare i “salti mortali” per tornare a casa da scuola, questo segna un fallimento per tutti noi».