Chi ha sentito parlare in televisione del Meeting di Rimini spesso ha sentito citare la Compagnia delle Opere, chiamata più semplicemente CDO. Cosa è, cosa fa, di che si occupa? Rappresentare in poche righe la CDO non è cosa semplice e pertanto non mi avventurerò in questa impresa. Chi vuole, può trovare in libreria testi che spiegano di cosa si tratta (fra tutti consiglio "la scuola delle Opere" della torinese Monica Poletto).
È invece facile descrivere cosa è la CDO al Meeting. E' il centro pulsante degli stand presenti nei padiglioni fireristici.
Una mostra sul restauro della chiesa della Natività di Betlemme curata da Mariella Carlotti, insegnante, diventata negli anni una delle più importanti curatrici di mostre di Firenze, stand di Onlus come il Banco Alimentare o l'AVSI, Associazione di volontari che interviene in tante parti povere del mondo, opere che vanno dal Banco Farmaceutico all'associazione di insegnanti Diesse. Sono tutte espressioni di un modo di fare impresa che mette l'uomo al centro. Certamente un'associazione fa gli interessi dei suoi soci (altrimenti che assoociazione sarebbe?) e si esprime a livello sociale e politico.
Fanno parte della CDO anche due esperienze che si occupano di tematiche tra loro molto differenti. In Sicilia Sebastiano Benenati, dopo l'incontro nel 1979 con don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, inizia un'opera per dare lavoro a disabili e disoccupati, preparando prodotti agricoli d'eccellenza. A lui si deve la presenza ormai decennale al Meeting del bar Alcamo che propone granite e dolci tipici siciliani. Con i ricavi si sostengono nuove realtà imprenditoriali. A Torino, un gruppo di amici tra cui Cristiana Poggio, Mauro Battuello e Dario Oddifreddi ristrutturano un vecchio stabile per creare una scuola professionale di primo ordine. Tra i vari prodotti che gli studenti imparano a produrre c'è la birra che viene proposta al Meeting per dissetare i visitatori, tra i quali i nostri amici di Ivrea e Rivarolo Canavese. Cosa è allora la CDO? È una realtà di imprese artigianali e non, scuole e organizzazioni senza scopo di lucro. Una realtà molto variegata che ha però un ideale: rendere l'uomo appassionato del suo lavoro e della sua storia. (Paolo Ricco)