CANAVESE - Come da tradizione oggi, 25 aprile, in gran parte dei Comuni del Canavese si è celebrata la festa della Liberazione. Amministrazioni comunali, associazioni, studenti si sono dati appuntamento nelle piazze e davanti ai monumenti che ricordano il sacrificio di tanti giovani per la libertà nella lotta contro il nazifascismo. In diversi eventi ufficiali sono stati citati il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il monologo censurato in Rai di Antonio Scurati.
«La Resistenza, nelle sue forme così diverse, contribuì, in misura notevole, all’avanzata degli Alleati e alla sconfitta del nazifascismo - ha detto il presidente della Repubblica - ai circa trecentocinquantamila soldati, venuti da Paesi lontani, morti per liberare l’Italia e il mondo dall’incubo del nazifascismo, l’Italia si inchina doverosamente, con commozione e con riconoscenza. Quei ragazzi, che riposano sotto le lapidi bianche dei cimiteri alleati che costellano la nostra Penisola, li sentiamo come nostri caduti, come nostri figli. Liberazione, dunque, dall’occupante nazista, liberazione da una terribile guerra, ma anche da una dittatura spietata che, lungo l’arco di un ventennio, aveva soffocato i diritti politici e civili, calpestato le libertà fondamentali, perseguitato gli ebrei e le minoranze, educato i giovani alla sacrilega religione della violenza e del sopruso. L’entrata in guerra, accanto a Hitler, fu la diretta e inevitabile conseguenza di questo clima di fanatica esaltazione».
«Il 25 aprile è, per l’Italia, una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. Quella pace e quella libertà, che - trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista - hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o di totalitarismo. Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che “intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico».
Nelle immagini le commemorazioni in alcuni Comuni del Canavese. In ordine di pubblicazione: Borgaro, Busano, Candia, Ceresole Reale, Chivasso, Ciriè, Cuorgnè, Leini, Locana, Mappano, Noasca, Ozegna, Rivarolo, Rivarossa, San Giusto Canavese, San Maurizio Canavese, Valprato Soana.