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CANAVESE - Fuga delle banche dai paesi. Sta succedendo ormai da anni anche in Canavese. I numeri sono drammaticamente in crescita. Il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più agenzie bancarie: record in Piemonte (13,8%) secondo i dati forniti da Uncem. La smobilitazione delle banche dai territori è un problema nazionale, che Uncem ha rappresentato da dieci anni a oggi ad Abi, Banca d'Italia, Consob, Istituti di Credito. 

«Abbiamo agito e lo faremo ancora con i sindacati dei lavoratori. Siamo scesi in piazza a protestare, ci siamo mobilitati. E Uncem lo farà ancora: anche con proteste forti. Dalla parte delle comunità. Abbiamo portato in piazza i cittadini con i sindaci arrabbiati, abbiamo detto a tutti di cambiare banca se quella banca chiude. Solo Poste Italiane e BCC mantengono i servizi - afferma Marco Bussone, Presidente Uncem - Governo e Parlamento intervengano. Servono azioni istituzionali per mettere un argine alla smobilitazione dei servizi, compresi quelli bancari. Si intervenga ad esempio nel disegno di legge sulla montagna. Occorre definire standard minimi di servizio con presidi locali certi. Lo deve fare la politica». 

Per Uncem occorre parallelamente trovare nuove soluzioni con uffici mobili, sportelli organizzati diversamente dal passato, un nuovo modello di banca dei territori e delle comunità a prova di futuro: «Un ulteriore passo per avvicinare le banche ai territori, è azzerare i costi e le commissioni per i pos negli esercizi commerciali. Oltre che per i prelievi in bancomat di altre banche. Ora sono troppo alti, questi costi, naturalmente a beneficio dell'Istituto di credito, che se ne va e continua a guadagnare», aggiunge Bussone.