CANAVESE - Il gruppo di Canavese Riformista, attraverso il suo presidente Lorenzo Nicotra, ha scritto una lettera ai sindaci del Canavese chiedendo la revoca, dove ancora presente, della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Un provvedimenti che diversi Comuni, in passato, hanno già preso in autonomia. Canavese Riformista chiede un intervento alle singole amministrazioni locali.
«Il 25 Aprile 2023 festeggeremo la liberazione d’Italia dall’occupazione e dall’oppressione delle dittature nazi-
fasciste, dalle deportazioni, dalle leggi razziali - scrive Nicotra - il 10 Giugno 2023 arriveremo a 99 anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti. Rapito e ucciso perché denunciava gli orrori della nascente dittatura fascista. C’è un filo conduttore che unisce queste date, libertà e democrazia. Sono racchiuse nella nostra Costituzione. Ma col passare del tempo rischiamo di darle per scontate, rischiamo di dimenticare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per permettere a noi di vivere in pace, libertà e democrazia. Si può essere di qualsiasi orientamento politico, ma non si può non essere antifascisti. Democrazia e fascismo sono l’opposto l’uno dell’altro».
«Esattamente per lo stesso motivo, mentre è giusto che ogni Comune conceda la Cittadinanza Onoraria a donne e uomini giusti, che si sono distinti per meriti eccezionali è altrettanto giusto chiudere il cerchio della storia e revocare quella concessa a Benito Mussolini, se ancora presente nel vostro Comune, sia che sia stata imposta per decreto nel 1924, ancor di più se conferita volontariamente. La storia non si cancella, ma le onorificenze ingiustificate sì. E nulla cambierà dal punto di vista storico-archivistico, rimarrà per sempre traccia sia del conferimento che della revoca. Si tratta di un gesto simbolico, serve ben altro purtroppo per sradicare l’effetto del tempo sulla memoria collettiva. Ma se non abbiamo il coraggio di compiere nemmeno dei gesti simbolici allora non ci meritiamo quello che abbiamo ereditato da chi ha sacrificato tutto e non simbolicamente».
A nome di tutti i soci e gli amici, Lorenzo Nicotra, presidente di Canavese Riformista, sottolinea che «è necessario che ogni Comune effettui la ricerca nei propri archivi. Il Comune di Cuorgnè ad esempio ha già risposto di aver effettuato una doppia ricerca sia negli anni antecedenti che successivi al 1924 tramite le archiviste della Regione senza trovare alcun atto che la concedesse».