CANAVESE - Boom di turisti in questi giorni sulle montagne del Canavese. Nonostante qualche sgambetto meteo, sono tanti i villeggianti che hanno scelto le valli Orco e Soana e la zona del Parco nazionale del Gran Paradiso per trascorrere qualche giorno di riposo. Dall'Uncem arriva un appello a sostenere la montagna. Anche e soprattutto da parte del turismo «mordi e fuggi», quello che si concentra nei weekend.
«Se compri in valle, la montagna vivrà. Acquistare sul territorio, salva i negozi, e i bar, e salva i paesi - spiegano da Uncem - ogni volta che sali, anche solo per un’escursione breve, una gita, fermati in un negozio del territorio, acquista i prodotti tipici del paese dove ti trovi, da portare a casa - o per la tua escursione, per il tuo pic-nic. È un segno di vicinanza al territorio e un atto di sostegno all’economia locale. Grazie a quel gesto, la montagna vivrà. Il paese vivrà». Io compro in valle, la montagna vivrà è proprio lo slogan della campagna Uncem.
«Con Lido Riba e Ferruccio Dardanello, guardando all'esperienza francese, la lanciammo per la prima volta, questa campagna, 20 anni fa. La situazione non è migliorata. Pochi sanno che mentre la scuola salva il futuro dei paesi, un bar o un negozio sono ancoraggio della comunità nell'oggi. Sono decisivi. Un bar è luogo di comunità come la chiesa e la farmacia, l'ufficio postale e il negozio. Eppure ce ne sono sempre meno. La società diventa comunità in un bar e nella sede della pro loco. O in un negozio che fa anche servizi».